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Energia elettrica, il grande caldo fa impennare domanda e prezzi

Economia, Energia
Energia elettrica, il grande caldo fa impennare domanda e prezzi
(Teleborsa) - Prezzi dell'energia in crescita a giugno complice la forza della domanda per il grande caldo. Lo segnala l'ultima newsletter mensile del GME, la società che si occupa del monitoraggio e gestione della Borsa elettrica, che segnala scambi in aumento e prezzi in crescita.

A giugno gli scambi di energia elettrica nel Mercato del Giorno Prima (MGP) hanno registrato un aumento del 7,5%, il più importante degli ultimi due anni, superando i 25 TWh, livello più alto degli ultimi 6 anni relativamente al mese di giugno.

Gli acquisti nazionali, sotto la spinta delle alte temperature, mettono a segno un +8,4%, mentre le vendite delle unità di produzione nazionali, giovandosi anche della flessione delle importazioni, registrano una crescita in doppia cifra (+10,8%). Ancora in grande evidenza le vendite degli impianti alimentati a gas naturale (+39,5%), mentre scarsa idraulicità e poco vento penalizzano le fonti rinnovabili (-10,3%).

In tale contesto il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (PUN) sale a 48,86 euro/MWh, riportando un rialzo congiunturale (+13,5%) legato a fattori stagionali, ma anche una forte crescita tendenziale (+32,8%) per il confronto con il giugno più basso di sempre. I prezzi zonali di vendita oscillano tra i 46 ed i 49 euro, ad eccezione della Sicilia che supera i 59 euro e conferma un significativo spread con le altre zone.

Nel Mercato a Termine dell’energia (MTE), il prodotto Luglio 2017 baseload chiude il suo periodo di trading con un prezzo di controllo pari a 53,35 euro/MWh.

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