(Teleborsa) - L'inflazione si
conferma in lieve calo congiunturale per il secondo mese consecutivo, mentre
rimane sotto il target fissato dalla BCE (2%) come
le principali economie dell'Eurozona. Nel mese di giugno l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi,
diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dell’1,2% rispetto a giugno 2016 (da +1,4% di maggio), confermando la stima preliminare.
Il rallentamento si deve principalmente alle
componenti merceologiche i cui prezzi presentano maggiore volatilità:
Alimentari non lavorati e
Energetici non regolamentati, che decelerano rispetto al mese precedente (rispettivamente +1,4% da +3,8% i primi e +2,9% da +6,8% i secondi). A mitigare questo rallentamento i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, che accelerano di nuovo (+4,1% da +3,2% di maggio).
Pertanto, l'
inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi,
sale di due decimi di punto percentuale (+0,9% da +0,7% di maggio), mentre quella al netto dei soli Beni energetici si attesta allo 0,9% (da +1,0% del mese precedente).
Il lieve calo
su base mensile dell’indice generale è dovuto soprattutto ai ribassi dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,9%), in particolare di frutta e verdura, e degli Energetici non regolamentati (-1,6%), i cui effetti sono in larga parte bilanciati dall'aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%).
Su base annua rallenta la crescita dei prezzi dei beni (+0,9% da +1,6% di maggio), mentre accelera, seppur di poco, il tasso di crescita dei prezzi dei
servizi (+1,5% dal +1,4%). Pertanto, a giugno
il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna positivo e pari a +0,6 punti percentuali.
L’inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2% per l’indice generale; +0,7% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono su base mensile (-0,7%) e crescono su base annua (+0,7% da +1,6% di maggio).
Il cosiddetto
"carrello della spesa", ovvero i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto,
scende dello 0,5% in termini congiunturali ed aumenta dello 0,9% su base annua, dimezzando la crescita (era +1,8% nel mese precedente).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile e sale dell’1,2% su base annua (da +1,6% di maggio), confermando la stima preliminare.
Nel
secondo trimestre l’inflazione misurata dall’IPCA per le famiglie con minore capacità di spesa rispetto a quella delle famiglie con capacità di spesa più elevata registra una differenza trascurabile (+1,7% per le prime, +1,6% per le seconde).
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le
famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dell’1,1% rispetto a giugno 2016