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Alitalia, Delrio: "NO a spezzatino va venduta intera"

Lo ha dichiarato il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture in Audizione alla Camera. Delrio ribadisce il no del Governo dice alla statalizzazione di Alitalia

Economia, Politica, Trasporti
Alitalia, Delrio: "NO a spezzatino va venduta intera"
(Teleborsa) - "Alitalia è un valore per il Paese, un grande valore e ha ancora potenzialità di sviluppo a patto che l'azienda non venga frazionata o spezzettata". A parlare della "tormentata" compagnia aerea, il Ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Graziano Delrio che oggi 19 luglio, ha tenuto un'audizione alla Camera su Alitalia.



Secondo il Ministro Alitalia non può vendere rotte, asset, va tenuta intera, va mantenuta una massa critica che può consentire di recuperare gli squilibri. Vanno rinegoziati i leasing, i contratti derivati sul carburante, una maggiore razionalizzazione personale, e questo è il mandato ricevuto dai commissari che si sono rivelati una scelta soddisfacente", ha detto Delrio.

Vale la pena di ricordare che la compagnia aerea è stata commissariata e il 21 luglio prossimo sarà il termine ultimo per la presentazione delle proposte da parte dei soggetti interessati per dare una chance alla ex compagnia di bandiera.

Secondo Delrio "l'asset va mantenuto intatto e se così non dovesse essere il Governo ha già pronto un PianoB: se non ci fossero offerte che mantengono l’integrità di Alitalia, il Governo ha delle alternative che potrebbero essere: il prolungamento dell'azione commissariale" o anche "mettere altro denaro pubblico". L'Esecutivo ribadisce comunque la sua contrarietà alla statalizzazione di Alitalia. "Faremo le valutazioni sulla base delle offerte che ci sono. L'alternativa potrebbe essere continuare l'azione commissariale e mettere altro denaro pubblico con "piccole quote di partecipazione statali". Una strada non nuova al Governo perché già presa in considerazione con Invitalia", ha spiegato il Ministro.

Delrio ha comunque sottolineato: "lavoriamo tutti per il piano A: un forte piano industriale, un grande investitore che creda nello sviluppo della compagnia e abbia la competenza per farlo".

Quanto al disavanzo, "oggi - ha spiegato - non siamo in grado di dare i numeri con certezza. La richiesta sara inoltrata ai commissari. Sappiamo che i primi 2 mesi 2017 si sono chiusi con perdite oltre i 200 milioni di euro".
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