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FS, risultati Polo Mercitalia in linea con piano industriale

Settore merci e logistica: nei prossimi 10 anni previsti investimenti per 1,5 miliardi di euro

Economia, Trasporti
FS, risultati Polo Mercitalia in linea con piano industriale
(Teleborsa) - I risultati del Polo Mercitalia sono in linea con il Piano industriale 2017-2026, del gruppo FS Italiane che rappresenta una "roadmap ben definita" per raggiungere gli ambiziosi obiettivi previsti.



Con la costituzione, a gennaio 2017, del Polo Mercitalia, in particolare, è stato realizzato un nuovo modello di business che prevede lo sviluppo di soluzioni integrate di trasporto merci e logistica e che cerca di intercettare le esigenze dei clienti, fornendo soluzioni complete di trasporto.

FS risponde così alle provocazioni lanciate dall'organizzazione sindacale Uiltrasporti, che ha puntato il dito contro il piano del Gruppo ferroviario, denunciando che "viene usato anche come alibi per effettuare operazioni di dubbia utilità per l’economia aziendale e scorrette sul piano delle relazioni sindacali".

Il Piano industriale del settore merci e logistica - continua FS - prevede per i prossimi dieci anni "investimenti pari a 1,5 miliardi di euro". Nei primi sette mesi di attività, "il Polo Mercitalia ha già avviato l’iter per l’acquisto di oltre 100 nuove locomotive", con effetti positivi sull'età media della flotta, e 250 nuovi carri per il trasporto di prodotti siderurgici e di semirimorchi mega, per un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro. Inoltre, saranno rottamati quasi 10 mila carri obsoleti, con risparmi manutentivi e di gestione del parco.

I risultati conseguiti finora "sono chiari", a dispetto di quanto affermato dall'organizzazione sindacale: nel 2017 il Polo Mercitalia sta raggiungendo gli obiettivi indicati dal Piano, mentre la società Mercitalia Rail - guidata da un CdA composto da soli 3 membri, tutti interni al Gruppo FS - sta iniziando a generare flussi di cassa positivi, dopo anni di crisi.

Il Gruppo guidato da Renato Mazzoncini precisa, inoltre, che, la quotazione di una parte di Trenitalia "rappresenta un mezzo, non un fine, per lanciare nuovi investimenti e sviluppare il business". Non è chiaro, quindi - aggiunge FS - su quali basi e sillogismi la Uiltrasporti lanci un allarme sull’aumento dei prezzi dei biglietti, visto il contesto competitivo e concorrenziale nel quale opera la lunga percorrenza, o sul ridimensionamento del Servizio Universale, che viene regolato da un apposito Contratto di Servizio con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".
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