(Teleborsa) - L'Arabia saudita, il principale esportatore di petrolio a livello mondiale,
ridurrà ad agosto le esportazioni di greggio a 6,6 milioni di barili al giorno. La decisione è stata annunciata dal
Ministro dell'Energia saudita, Khalid Falih in occasione della riunione della Commissione di monitoraggio OPEC/non-OPEC che si svolge a San Pietroburgo.
Falish ha inoltre fatto sapere che
sosterrà un'eventuale proroga, dopo la scadenza marzo 2018, dell'accordo tra i paesi OPEC e "non OPEC" per il taglio della produzione di petrolio. "Se ci sarà il consenso sulla proroga, lo sosterremo", ha affermato il Ministro.
La riunione odierna serve per fare il punto sui tagli concordati e sui progressi compiuti nel ribilanciamento dell'eccesso di offerta. Le scommesse riguardano soprattutto il futuro della produzione nigeriana e libica, esentate dai tagli all'offerta.
Intanto, il barile di
Brent risale dell'1,30% a 48,94 dollari, mentre il
WTI recupera l'1,46% a 46,44 dollari il barile.