(Teleborsa) - I vincitori del bando di concorso docenti 2016, rischiano concretamente di non vedersi assegnata la meritata assunzione a tempo indeterminato, perché l’amministrazione ha fatto male i calcoli, avviando un concorso senza posti liberi, oppure ha dimenticato di metterli da parte assegnandoli per altre necessità.
Senza un intervento, la storia si ripeterà negli anni a venire, con lo
spettro di vedere passare il triennio di validità delle graduatorie senza che i vincitori e idonei vangano assorbiti nei ruoli dello Stato
e perderne pure la possibilità per decorrenza dei termini.
Tutti i vincitori del concorso hanno così deciso domani, 25 Luglio, di
scendere in piazza e manifestare nei pressi del Ministero dell’Istruzione, chiedendo la garanzia dell’assunzione e la gestione dell’assenza di cattedre.
"Non vogliamo nemmeno sapere che fine hanno fatto quei posti e se al Ministero dell’Istruzione hanno fatto male i conti, forse prevedendo pensionamenti che poi non ci sono stati per via dell’innalzamento delle soglie contributive – dice
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -. Quello che interessa ora è che
il Miur faccia uscire quelle cattedre. Non è possibile laurearsi, abilitarsi, studiare per un concorso mai così difficile, superarlo e poi rimanere a casa.
Il pasticcio è grosso, perché è passato un anno e mezzo da quando è stato bandito il concorso e siccome non è stato assunto quasi nessuno, le cattedre vacanti dovevano esserci tutte”.