(Teleborsa) -
Performance infelice per Devon Energy, che presenta una variazione percentuale negativa dello 0,3% ad apertura di Wall Street dopo l'annuncio di un sell-off pari a 340 milioni di dollari.
Le vendite, necessarie per rafforzare la posizione finanziaria del gruppo, riguardano diversi impianti di
shale oil, tra cui spiccano quelli nella
contea di Lavaca. Questi asset hanno prodotto in media 4000 barili equivalenti d'olio per giorno e riserve accertate per 10 milioni di barili (al 31 dicembre 2016).
Queste operazioni rientrano in un piano di dismissioni per
un miliardo di dollari, la cui conclusione è prevista per la fine di quest'anno. La compagnia energetica di Oklahoma City ha inoltre annunciato che sta cercando di monetizzare anche le proprietà nella contea di Johnson.
L'analisi di medio periodo conferma la tendenza positiva del titolo, mentre se si analizza il grafico a breve, viene evidenziato un indebolimento delle quotazioni al test della resistenza 33,22 dollari USA. Primo supporto visto a 32,94. Tecnicamente, si attende nel breve periodo, un'evoluzione in senso negativo della curva verso il bottom visto a 32,79.
Le indicazioni non costituiscono invito al trading.
(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)