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Venezuela, Maduro minaccia il pugno di ferro

Scontri e sangue sul voto per la Costituente

Economia, Politica
Venezuela, Maduro minaccia il pugno di ferro
(Teleborsa) -

Continua il clima di tensione che si respira in Venezuela, dove la violenza che ha macchiato di sangue le elezioni per l'Assemblea Costituente svoltesi ieri, 30 Luglio, voluta da Nicolas Maduro. Nel suo primo discorso pubblico dopo l'annuncio dei risultati nelle elezioni, il presidente venezuelano ha annunciato che l'organismo servirà per prendere misure contro il Parlamento, la Procuratrice Generale, i dirigenti dell'opposizione e la stampa indipendente.

Julio Borges, Presidente delle Camere riferisce di "uno scenario di scontro violento" perché l'opposizione non vuol cedere la sede del legislativo all'Assemblea, di cui non riconosce la legittimità.

Intanto sale il bilancio delle vittime che arriva a 14 morti tra solo nella giornata di ieri 30 luglio. Il Governo da parte sua continua ad assicurare che nel Paese "regna la calma" e a dispetto di una bassissima affluenza alle urne. I dati ufficiali parlano di un tasso di partecipazione del 41,53% contro l'87% dichiarato dall'opposizione) definisce il risultato delle elezioni un "successo storico" del chavismo.

Gli USA da parte loro minacciano sanzioni. "Le fasulle elezioni di Maduro sono un altro passo verso la dittatura. Non accetteremo un governo illegale. Il popolo venezuelano e la democrazia prevarranno", ha affermato l'ambasciatore americano all'ONU, Nikki Haley.

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