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Mediobanca, Nagel: "Quota in Generali può scendere"

Lo ha dichiarato il numero uno di Piazzetta Cuccia durante la conference call di presentazione di conti

Finanza
Mediobanca, Nagel: "Quota in Generali può scendere"
(Teleborsa) - La partecipazione in Generali che Mediobanca intende ridurre dal 13% al 10% entro il 2019, rimane "cruciale" per Piazzetta Cuccia sul piano della generazione di utili. Ma "non ci sono dogmi" su partecipazioni e quote. Parola di Alberto Nagel.

Il numero uno di Mediobanca lo ha spiegato in un briefing telefonico sui risultati 2016-2017 che si sono chiusi con utili in salita e ricavi da record."Non ci sono dogmi relativi a partecipazioni e quote", ha dichiarato il manager aggiungendo: "le nostre decisioni sono sempre basate sugli impatti che hanno sull'utile per azione, sulla dotazione capitale e sulle prospettive di sviluppo. Queste sono le uniche variabili chiave nella presa di decisioni".

Diversa la linea di Mediobanca nella gestione della partecipazione in RCS MediaGroup (6,2%) che Nagel ritiene "flessibile" e non c'è fretta di venderla perché grazie alla gestione dell'azienda targata Cairo potrebbe rivalutarsi.

Parlando del "pay-out l'approccio è flessibile", ha dichiarato l'Ad di Mediobanca, visto che dai risultati si evince che il CdA ha deciso di proporre all'assemblea di bilancio di ottobre un pay-out del 43%. "La nostra guidance - ha detto - e' quella del 40%. Poi, come abbiamo detto nel piano e come abbiamo fatto alla fine del primo anno di piano, alla fine di ogni anno guardiamo al capitale generato rispetto all'entità che riteniamo finale e sulla base di quello, tenuto conto anche della pipeline di crescita organica e delle discussioni di M&A che possiamo avere in corso, decidiamo se quel 40% può essere aumentato".

Non poteva mancare una battuta "sul sistema bancario italiano", dove ha rilevato Nagel "sono stati fatti passi avanti molto importanti. Oggi, dal punto vista della percezione del rischio e della stabilità, il sistema è molto più solido rispetto a un anno fa. Dal punto di vista dei ricavi le cose stanno migliorando, però la pressione sui ricavi e sul reddito ci sarà anche negli anni futuri", ha aggiunto il top manager, che ha citato la ristrutturazione compiuta in UniCredit dall'A.d. Jean Pierre Mustier e la decisione del Governo di ricapitalizzare MPS e dare un'ancora di salvezza alle banche venete come fattori per la stabilizzazione del sistema.



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