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Pensioni, il dibattito continua...

Il presidente dell'INPS Boeri lancia l'allarme: "Pericoloso non tenere conto della speranza di vita". Critiche dai sindacati

Economia, Welfare
Pensioni, il dibattito continua...
(Teleborsa) - "E' pericolosissimo toccare" il meccanismo che adegua l'età di pensionamento all'aspettativa di vita. Così il presidente dell'INPS, Tito Boeri, si inserisce nel dibattito dopo l'intervento della Ragioneria generale dello Stato, ribadendo così la sua posizione sull'argomento.



Guardando avanti spiega il numero uno dell' INPS al GR1 Rai ci sarebbe un "aggravio di spesa" spiega Boeri "noi stimiamo in 141 miliardi di euro. Le generazioni che hanno già vissuto questo adeguamento, per esempio con l'aumento dell'età pensionabile di quattro mesi nel 2016, o prima ancora, di tre mesi nel 2013, direbbero: ma perché noi abbiamo dovuto pagare?". Quindi, secondo il presidente INPS, ci sarebbero, con il congelamento dell'automatismo sull'età, conseguenze sia sul passato che futuro. "Le pensioni sarebbero più basse" senza un aumento progressivo dell'età pensionabile, che quindi "non è neanche nell'interesse dei lavoratori più deboli".

Tra i sindacati c'è chi pensa che "un ulteriore innalzamento dell'età pensionabile sarebbe socialmente insostenibile" lo ha dichiarato Roberto Ghiselli, segretario confederale della CGIL."Dopo i drastici incrementi previsti dalle ultime Manovre - dice - l'Italia si trova già ora ad avere l'età di pensionamento più alta in Europa. L'intervento della Ragioneria dello Stato è del tutto inopportuno perché a essa spetta il compito di vigilare sull'affidabilità dei conti dello Stato, non di intervenire sulle scelte politiche che la determinano.

Critica anche la UIL con Domenico Proietti, segretario confederale del sindacato che spiega che la Ragioneria Generale "ha compiuto un intervento da cartellino rosso: non è sua competenza intervenire in materia su cui, invece, sono il Governo e il Parlamento a dover decidere". La CISL dice no al rialzo dell'età a 67 anni "Nei mesi scorsi ed anche nelle ultime settimane, durante il negoziato in corso tra CGIL, CISL e UIL sulle pensioni, è più volte emersa la richiesta sindacale di non procedere nel 2019 con l'automatismo che lega l'aspettativa di vita e l'età pensionabile che provocherebbe l'ennesimo slittamento in avanti dei requisiti necessari al pensionamento, già oggi i più avanzati a livello europeo in quanto previsti a 66 anni e 7 mesi", ha spiegato il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli.
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