(Teleborsa) -
Si riduce meno del previsto l'avanzo commerciale dell'Italia nel mese di giugno rispetto allo stesso mese del 2016, con un saldo che si mostra in crescita rispetto al mese precedente e risulta comunque
meglio delle stime di consensus.
Secondo gli ultimi dati dell'Istat a giugno c'è stato un
surplus commerciale di 4,5 miliardi (+4,7 miliardi a giugno 2016) mentre
a maggio aveva evidenziato un avanzo di 4,3 miliardi. Le attese degli economisti indicavano un surplus di circa 3,87 miliardi.
Rispetto al mese precedente, a giugno 2017 si registra una diminuzione sia per le
importazioni (-2,9%) sia per le
esportazioni (-1%).
Il calo congiunturale dell’export è determinato dalla flessione delle vendite sia verso i
mercati extra UE (-1,5%) sia, in misura minore, verso
l’area UE (-0,5%). Tutti i raggruppamenti principali di industrie sono in diminuzione, a eccezione dell’energia (+3,5%).
Nei primi sei mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge 19,1 miliardi (+36 miliardi al netto dei prodotti energetici) con una crescita sostenuta sia per l’export (+8%) sia per l’import (+11,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A giugno 2017 la
crescita tendenziale dell’export si mantiene sostenuta (+8,2%) e riguarda in misura analoga sia l’area extra Ue (+8,3%) sia quella Ue (+8,2%); l’aumento dell’import (+9,9%) è determinato da entrambe le aree di sbocco (+12% per l’area extra Ue e +8,6% per l’area Ue).
Per quanto riguarda i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita dell’export, incrementi significativi si registrano per
autoveicoli (+19%), sostanze e prodotti chimici (+14,4%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+10,9%) e prodotti delle altre attività manifatturiere (+10%).
Rispetto ai principali mercati di sbocco, si segnala la marcata crescita tendenziale delle esportazioni vers
o Germania (+8%),
Francia (+9%) e
Stati Uniti (+12,4%).
Nel mese di giugno 2017
l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,5% rispetto al mese precedente e aumenta dell’1,7% nei confronti di giugno 2016.