(Teleborsa) - Dopo le denunce dei legali
Anief sul
quantum risarcitorio alla
Corte di Giustizia dell'Unione Europea, l'inadeguatezza della giurisprudenza e la normativa interna alla
Commissione Petizioni Parlamento UE - Consiglio d’Europa - CEDU,
arriva dalla Corte di Appello di Trento un nuovo interpello sulla legittimità delle decisioni assunte dalla Suprema Corte Italiana. Se le tesi saranno accolte ci sarà una pioggia di risarcimenti per gli ex-supplenti del Bel Paese. Nel frattempo,
Anief a Trento come in tutto il territorio nazionale continua il contenzioso.
Il relatore del nuovo interpello, giudice
Terzi ha ricostruito in maniera chiara tutta la normativa trentina e nazionale che ha portato un precario del Conservatorio dal 2003 al 2014 a fare il supplente per undici anni e a richiedere allo Stato italiano e alla Provincia autonoma la stabilizzazione e/o il relativo risarcimento presentando ricorso nel 2012 e rivendicando una palese violazione della direttiva UE.