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Lavoro, il gap rispetto al 2007 è ancora consistente

Per la CGIA nonostante i progressi permangono forti criticità. Bocciata l'ipotesi di decontribuzione per i giovani "serve un taglio dell'Irpef"

Economia
Lavoro, il gap rispetto al 2007 è ancora consistente
(Teleborsa) - Il mercato del lavoro continuerà a consolidarsi nel secondo semestre dell'anno, migliorando i dati incoraggianti di giugno, ma rimarrà ben lontano dai livelli pre-crisi.

Questa è la valutazione della CGIA di Mestre per l'ultima parte del 2017, in cui viene stimato un aumento di 123 mila unità per gli occupati ed un calo di 36 mila unità per i disoccupati. Rispetto a 10 anni fa, tuttavia, lo stock medio dei primi nel secondo semestre di quest'anno sarà inferiore di 142 mila unità mentre i secondi saranno 1.447.000 in più.

Inoltre, se nel 2007 il tasso di disoccupazione era al 6,1%, quest'anno si attesterà all'11,4%, ovvero quasi il doppio. Un divario consistente, che si riflette anche nelle altre voci macroeconomiche: il gap è di di 3,4 punti percentuali nei consumi delle famiglie, di 5,9 punti nel Pil, di 7,3 punti nel reddito disponibile delle famiglie e di 24,8 punti negli investimenti (pubblici e privati).

Non va dimenticato che a giugno i tavoli di crisi aperti presso il Ministero dell'Economia e dello Sviluppo Economico erano circa 145: 26 interessavano l'industria pesante, 14 il settore delle telecomunicazioni/software, 11 la componentistica elettrica/elettronica e altrettanti nel tessile-abbigliamento-calzature e arredo.

A livello regionale, invece, gli stabilimenti in stato di crisi erano 37 in Lombardia, 29 nel Lazio e 24 sia in Campania che in Veneto, mentre 9 riguardano aziende presenti sull'intero territorio nazionale. A queste vanno aggiunte le migliaia di piccolissime imprese e di artigiani a corto di liquidità, a causa della stretta creditizia praticata dalle banche e dai ritardati pagamenti.

Una situazione che rischia di non poter essere risolta semplicemente da un ulteriore taglio della contribuzione previdenziale per l'assunzione dei giovani, allo studio del Governo. La CGIA ricorda che negli ultimi anni il cuneo fiscale è stato già decurtato in misura strutturale di 13,3 miliardi di euro l'anno (e in via temporanea di altri 15 miliardi); una soluzione più opportuna - osserva l'associazione - potrebbe essere invece il taglio dell'Irpef.
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