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Visco al Meeting di Rimini: "Ripresa è congiunturale, non strutturale. Avanti con riforme"

Il governatore per la prima volta partecipa al tradizionale evento di fine estate e parla di economia, innovazione, immigrazione e disuguaglianze

Economia
Visco al Meeting di Rimini: "Ripresa è congiunturale, non strutturale. Avanti con riforme"
(Teleborsa) - Il governatore della banca d'Italia Ignazio Visco sbarca per la prima volta al Meeting di Rimini; prima di lui aveva accolto l'invito solo Mario Draghi, allora presidente di Bankitalia, appena prima della grande recessione nel 2009.



Il governatore, animato da uno spirito positivo, ha affermato che in Italia c'è una ripresa ma è "congiunturale e non strutturale". Invece, per rendere questa ripresa stabile e solida occorre portare avanti le riforme che "stanno procedendo, ma non sono da considerare terminate, in realtà c'è ancora molto da fare".

Intervenendo al seminario su "Economie e cambiamento d'epoca", il numero uno di palazzo Koch ha fatto molte citazioni (da Keynes a Atkinsons) spiegando che "questa crisi ha colpito la nostra economia in un momento in cui essa stava recuperando ritardi straordinari nell'adeguarsi a cambiamenti come globalizzazione, demografia nuova e innovazione tecnologica su scala mondiale".

Visco ha messo l'accento sulle disuguaglianze nel mondo e sulla povertà, snocciolando qualche cifra: nel 2010 c'erano 388 persone nel mondo che detenevano la stessa ricchezza di 3,6 miliardi di individui più a basso reddito, mentre lo scorso anno solo 8 individui detenevano la ricchezza degli altri 3,5 miliardi.
Poi, ha affermato che proprio l'incapacità di "compensare" che è stato più danneggiato alimenta oggi una "forte opposizione" politica e sociale contro la globalizzazione, contro l'apertura, contro i movimenti della popolazione".

Il banchiere ha parlato anche dell'immigrazione, sottolineando che "non resta in Italia, ma viene assorbita dalla Germania". L'Itali ha solo una grande responsabilità in termini umanitari, essendo "porta d'accesso" per i migranti.

Per il governatore vi sono quattro priorità da affrontare in Italia: gli investimenti in innovazione, perché sinora le aziende hanno usato la flessibilità solo per abbassare il costo del lavoro ed i salari; evitare sprechi di risorse in imprese "decotte"; combattere l'abusivismo ed investire sul territorio, portando benefici anche al lavoro; l'organizzazione della vita lavorativa, con fasi alternate fra lavoro e formazione.

Visco ha fatto un cenno a temi più strettamente finanziari, affermando che per ridurre la speculazione non basta un'educazione finanziaria, ma occorre unire "una regolamentazione efficace e un'attenta attività di vigilanza".





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