(Teleborsa) -
Seduta interlocutoria per le borse asiatiche, che chiudono le contrattazioni all'insegna della
prudenza, dopo la
chiusura piatta di Wall Street venerdì scorso. A disturbare i mercati anche le preoccupazioni per i danni che potrebbe aver provocato
l'uragano Harvey in USA.
I mercati stanno digerendo quanto emerso al
simposio di Jackson Hole, dove la Presidente della Fed,
Janet Yellen,
ha smorzato l'attesa di un nuovo rialzo dei tassi entro l'anno e ciò ha indebolito il dollaro.
Ne hanno fatto le spese sul mercato giapponese i titoli dei grandi esportatori. La
Borsa di Tokyo chiude contrastata, con l'indice
Nikkei che si è fermato attorno ai livelli precedenti a 19.449 punti (-0,02%) ed il Topix che ha registrato un trascurabile incremento dello 0,14% a 1.229 punti. Chiude debole
Seul con un -0,45%.
Meglio le borse cinesi, con
Shanghai che guadagna l'1,13% e
Shenzhen l'1,67%, mentre
Taiwan registra un +0,10%.
Nel complesso positive le altre borse che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, con Hong Kong che recupera lo 0,37%,
Singapore lo 0,27%,
Mumbay lo 0,48%,
Bangkok lo 0,40% e
Kuala Lampur lo 0,11%, mentre
Jakarta in controtendenza lima lo 0,22%. Altrove,
Sydney cede lo 0,65%.