(Teleborsa) -
E' effetto mini dollaro sull'Oro che torna a spingersi verso i 1.300 dollari. Il metallo prezioso a fine mattinata ha toccato un picco di 1.299,32 dollari l'oncia, confermando la forza della resistenza di 1.300 dollari, per poui assestarsi a 1.398,09 (+0,44%).
A sostenere il metallo prezioso sono i
mancati riferimenti della numero uno della Fed,
Janet Yellen, su un eventuale
terzo rialzo dei tassi di interesse, nel suo
intervento di venerdì scorso a Jackson Hole, ed il conseguente
deprezzamento del dollaro, che ha
spinto l'euro a 1,193 USD ai massimi da inizio 2015.
Il dollaro poi risente anche di altre questioni, come lo
scetticismo sulla capacità del governo Trump di andare avanti con l'agenda economica: imporre la sua sulla nuova legge di bilancio ed attuare la riforma fiscale.
Infine,
c'è un fattore contingente legato all'uragano Harvey, che ha provocato molti danni negli Stati uniti e rischia di mettere ulteriormente sotto pressione il governo.