(Teleborsa) -
Uber ha finalmente un nuovo CEO. Dopo le
dimissioni del fondatore della famosa app di taxi privati,
Travis Kalanick, messo alla berlina da alcuni investitori chiave, il board della società avrebbe individuato in
Dara Khosrowshahi (ex CEO di
Expedia) il profilo giusto per ricoprire la carica.
La scelta del manager di origini iraniane, che è stato alla guida del brand di viaggi online dal 2005, sarebbe frutto di un
compromesso proprio tra gli shareholders più influenti e Kalanick stesso, rimasto all'interno del board dopo la sua rinuncia. Infatti per la poltrona erano in corsa anche
Meg Whitman (attuale presidente di
HP) e
Jeffrey R. Immelt (ex presidente di
General Electric), la prima sostenuta dai fondi di investimento ed il secondo sponsorizzato dall'ex numero 1 detronizzato a giugno scorso, ritiratosi infine dalla corsa.
Khosrowshahi è chiamato al difficile compito di far
dimenticare le turbolenze dell'era precedente, oltre che a cancellare il
rosso dalla voce degli utili. Le perdite nel secondo trimestre sono ammontate a 645 milioni, in diminuzione dai 708 milioni dei primi tre mesi dell'anno, mentre rispetto ad un anno fa le
prenotazioni risultano raddoppiate (per un totale di 8,7 miliardi di dollari).