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Spread, Forex e Commodity provano a superare il rischio Corea

L'ONU condanna lancio missile. Pyongyang torna a minacciare gli USA

Economia, Finanza, Macroeconomia
Spread, Forex e Commodity provano a superare il rischio Corea
(Teleborsa) - I mercati tentano di mettersi alle spalle i timori provocati la vigilia dall'acuirsi delle tensioni geopolitiche in Asia dopo il lancio del nuovo test missilistico della Corea del Nord. Seul ha risposto sganciando otto bombe MK-84 sulla costa orientale.

Il Consiglio di sicurezza ONU, riunitosi d'urgenza, ha condannato "fortemente" la mossa di Pyongyang chiedendo che tutti gli Stati membri "attuino pienamente, in modo rigoroso e veloce" le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite.

La Corea rilancia e minaccia gli USA. Il missile che ha sorvolato il Giappone è solo il "preludio" per Guam. E' la minaccia di Pyongyang agli Stati Uniti, secondo quanto riferito da alcune fonti del regime alla Cnn. Il leader nordcoreano Kim Jong-un che ha presieduto le operazioni di lancio del missile balistico, ha espresso soddisfazione per la "piena riuscita" del test, e ha fatto sapere che continuerà a osservare "il comportamento degli USA" prima di prendere decisioni sulle azioni future.

Sul mercato del Forex, il dollaro risale dal minimo di quattro mesi contro lo yen, quest'ultimo ieri fortemente apprezzato insieme al franco svizzero, poiché considerati tradizionali beni rifugio. La debolezza della divisa statunitense, aveva spinto l'euro fino oltre la soglia degli 1,20 dollari. Va detto che il recupero del biglietto verde, era iniziato già ieri durante gli scambi a Wall Street, complice il buon dato sulla fiducia dei consumatori statunitensi, che ha toccato il massimo di cinque mesi.

La corsa ai beni considerati "più sicuri" ha coinvolto anche l'oro schizzato alle stelle superando quota 1.300 dollari l'oncia sui mercati internazionali delle commodities. Il metallo prezioso, che ieri ha raggiunto i massimi da 10 mesi, si posiziona oggi a 1,310,9 (+0,05%).

Lo spread che la vigilia si è allargato quasi fino a quota 180 punti base, ovvero il massimo da metà luglio, scende ora a 173 pb.
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