(Teleborsa) -
Uso delle caserme per risolvere l'emergenza abitativa a Roma. Questa una delle proposte fatte dal sindaco di Roma,
Virginia Raggi, al ministro dell'Interno,
Marco Minniti, nel corso del
vertice al Viminale durato poco più di due ore. Un incontro che si è svolto "in un clima pienamente costruttivo" ha detto la prima cittadina della Capitale.
Dopo lo scandalo degli sgomberi del palazzo di via Curtatone, occupato da oltre 400 rifugiati eritrei, il tema dell'emergenza abitativa a Roma era saltato agli occhi della cronaca nazionale. A Roma c'è un grande paradosso:
10 mila persone che attendono la casa da oltre 10 anni e ben
200 mila case sfitte e invendute che attendono una destinazione, ha ricordato il sindaco oggi.
Due le proposte avanzate dalla Raggi: usare le
caserme e riattivare il
mercato immobiliare. La prima proposta prevede l'uso delle caserme, quelle che hanno gli alloggi di servizio, per
abbassare subito le liste d'attesa e dare alloggio alle famiglie in difficoltà con un
preciso ordine di priorità (persone fragili, donne sole, anziani in difficoltà, disabili ecc.). La seconda proposta è quella di rivitalizzare il mercato immobiliare, prevedendo
disincentivi per gli immobili sfitti o invenduti.
A poche centinaia di metri, in piazza dell'Esquilino, era in corso un
sit-in dei movimenti per il diritto alla casa.