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Italia, l'economia accelera nel secondo trimestre

Guida la domanda nazionale, grazie a consumi ed investimenti. Crescono gli occupati, anche se le aspettative sono contrastanti per agosto

Economia, Macroeconomia
Italia, l'economia accelera nel secondo trimestre
(Teleborsa) - Continua a consolidarsi la crescita dell'economia italiana nel secondo trimestre. Il Pil ha registrato la crescita tendenziale più alta degli ultimi sei anni (+1,5% rispetto al secondo trimestre 2016), segnando un aumento dello 0,4% sul trimestre precedente.

Secondo i dati forniti dalla nota mensile dell'Istat a guidare la crescita del prodotto è stata la domanda nazionale, che al netto delle scorte ha contribuito positivamente per lo 0,3% (con queste ultime hanno fornito un contributo positivo dello 0,1%), mentre l’apporto della domanda estera netta è stato nullo. Alla crescita congiunturale dei consumi (+0,2%) si è associato un aumento più marcato degli investimenti fissi lordi (+0,7%) che, dopo l’interruzione del primo trimestre dell’anno, hanno ripreso la fase positiva iniziata nel terzo trimestre 2014

Il valore aggiunto dell’industria in senso stretto è aumentato nel secondo trimestre (+0,9% rispetto al trimestre precedente), registrando una ripresa rispetto al primo trimestre. Quello delle costruzioni ha invece mostrato una diminuzione (-0,4% rispetto al trimestre precedente), mentre i servizi sono aumentati dello 0,4%, in lieve decelerazione rispetto al primo trimestre (+0,6%).

Prosegue anche l’aumento dei consumi finali nazionali seppure con una intensità inferiore a quella del trimestre precedente (+0,2% da +0,5%). La spesa delle famiglie residenti (+0,2%) è stato bilanciato dalla diminuzione di quella delle amministrazioni pubbliche (-0,1%). Tra le componenti della spesa delle famiglie, i beni durevoli sono diminuiti (-0,6% la variazione congiunturale) dopo un periodo di crescita prolungata, mentre i consumi di servizi si sono consolidati (+0,6%).

A luglio il numero degli occupati ha continuato a crescere, raggiungendo il livello di 23.063 migliaia di unità (+0,3% rispetto a giugno, 59 mila individui in più). Tale aumento è stato determinato esclusivamente dalla componente maschile (+0,6%, 86 mila unità in più) mentre l’occupazione femminile si è ridotta dello 0,3% (-28 mila unità). La crescita dei lavoratori dipendenti (+0,2%, +42 mila unità) ha interessato sia i lavoratori permanenti (+0,2%, +23 mila unità) sia quelli a termine.

Il tasso di disoccupazione è salito all’11,3% (+0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente), condizionato dalla riduzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,9%, -115 mila). Per agosto, le aspettative formulate dagli imprenditori sulle tendenze del mercato del lavoro hanno evidenziato risultati contrastanti, con un peggioramento nella manifattura e nel commercio e un miglioramento nelle costruzioni di edifici e nei servizi. L’indice composito del clima di fiducia delle imprese ha invece evidenziato un aumento, anche se i segnali sono eterogenei tra i diversi settori economici.

Infine, dopo tre mesi di rallentamento, l’inflazione nel mese ha segnato una lieve risalita: in base alla stima preliminare l’indice dei prezzi al consumo (NIC) ha registrato un aumento su base annua dell’1,2%, un decimo di punto percentuale in più rispetto a luglio.
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