(Teleborsa) -
Prosegue la tendenza al rialzo dei tassi d'interesse globali. Stavolta è il Canada ad annunciare una stretta monetaria, dopo che la Fed è stata la prima ad
avviare l'exit strategy a fine 2015.
La
Bank of Canada, nella riunione odierna di politica monetaria, ha
alzato il costo del denaro di 25 punti base, portando i tassi all'1% dallo 0,75% precedente.
Una mossa che arriva a sorpresa dato che gli analisti attendevano una conferma dell'attuale livello dei tassi. La virata della banca centrale canadese
potrebbe preannunciare nuovi aumenti, soprattutto dalla Fed, che si riunirà il 19-20 settembre prossimo per decidere l'adeguatezza della politica monetaria.
Stasera sarà pubblicato il
Beige Book, ma sono in molti a scommettere su un nuovo aumento dei tassi USA, come segnalato anche
dall'andamento del dollaro.