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BCE, Draghi: di tapering se ne discuterà ad ottobre

Riviste al rialzo le stime di PIL per il 2017 mentre sono state tagliate quelle sull'inflazione per il 2018

Economia, Finanza
BCE, Draghi: di tapering se ne discuterà ad ottobre
(Teleborsa) - La crescita economica dell'Area Euro è solida e diffusa tra tutti i settori. Così il governatore della BCE, Mario Draghi, fotografa la situazione economica del Vecchio Continente durante la conferenza stampa successiva alla riunione della Banca Centrale che, come da attese, ha lasciato invariata la politica monetaria. In particolare sono state riviste al rialzo le stime sul PIL per il 2017 al 2% dall'1,9% indicato in precedenza. Invariate invece le previsioni per il 2018 all'1,8% e per il 2019 all'1,7%.



Oggi il Consiglio direttivo della BCE ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%. I tassi resteranno bassi ancora a lungo e ben oltre l'orizzonte del quantitative easing, ha precisato il numero uno della BCE, specificando che il Consiglio direttivo intende condurre gli acquisti netti di attività, all'attuale ritmo mensile di 60 miliardi di euro, sino alla fine di dicembre 2017 o anche oltre se necessario, finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell'evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo di inflazione. "Restiamo fiduciosi per un'inflazione verso il 2%", ha sottolineato il governatore della Banca Centrale Europea, mentre riguardo ad un possibile tapering, ha dichiarato che se ne discuterà ad ottobre.

Sull'inflazione, invece, Draghi ha dichiarato che rimane a livelli moderati, e che i prezzi dovrebbero salire nel medio termine grazie alla politica monetaria e all'espansione economica. Riviste al ribasso le stime per il 2018 a causa soprattutto del rafforzamento dell'euro.
Draghi ha poi ribadito che una politica monetaria accomodante è necessaria perché le pressioni inflazionistiche crescano e che il Consiglio direttivo è pronto a incrementare il programma di acquisti in termini di entità e/o durata, se necessario. "Dedicheremo l'autunno per la calibrazione della politica monetaria per il 2018", ha puntualizzato il governatore.

I rischi al ribasso esistono ancora, ha aggiunto poi il numero uno della BCE, specificando che questi sono legati a dinamiche globali e ai tassi di cambio. L'euro si sta apprezzando ma non è assolutamente un target di politica monetaria, ha precisato Draghi.
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