(Teleborsa) - Il super euro fa paura. A mettere in guardia sulla moneta unica che la scorsa settimana si è portata sui nuovi massimi dal 2015, è
Benoit Coeuré, che siede nel Comitato esecutivo della
BCE. La paura è continui rialzi dell'euro finiscano per implicare un "inasprimento non voluto delle condizioni finanziarie", con ricadute negative anche per la normalizzazione dell'inflazione a cui punta l'
Eurotower.
Un cane che si morde la coda, visto che la corsa della moneta unica è scattato in scia agli
invertenti di Mario Draghi (BCE) e
Janet Yellen (Fed) a
Jackson Hole e ha continuato la sua corsa dopo che le parole del Governatore della BCE che dopo la riunione del Board che ha mantenuto lo
"status quo" sui tassi d'interesse, ha confermato che si inizierà a parlare del ritiro del Piano
QE in
autunno, alla prossima riunione di ottobre per l'esattezza.
Il problema del super euro
già evocato dal presidente Mario Draghi, dunque preoccupa anche
Coeuré che non ha fatto mistero della situazione.
Il cambio
Euro / Dollaro USA ha iniziato la settimana mantenendosi al di sopra di 1,20. Un livello che secondo l'esponente della BCE è ancora tollerabile ma che se dovesse andare oltre a causa degli "choc esogeni sul tasso di cambi potrebbero portare a inasprimenti non voluti delle condizioni finanziarie con conseguenze sgradite sulle prospettive di inflazione".