(Teleborsa) -
Si riduce il numero di autonomi e di imprenditori a luglio. E' quanto emerge dall'ultimo
Osservatorio sulle partite IVA diffuso dal
MEF - Ministero dell'Economia e delle Finanze, che segnala l'apertura di
37.706 nuove partite IVA in calo dell'1,1% rispetto all'anno precedente.
Anche a giugno il numero era calato.
Guardando alla natura giuridica delle nuove aperture
si evidenzia ancora una prevalenza delle persone fisiche (autonomi e professionisti) pari al 66,6% del totale, seppur con un calo del 4% rispetto ad un anno fa. Seguono le società di capitali al 28,1% del totale e con un incremento del 10% rispetto ad un anno fa. Le società di persone si attestano al 4,4%, mentre la percentuale delle aperture dei "non residenti" e delle "altre forme giuridiche" è pari allo 0,9%.
Riguardo alla ripartizione territoriale,
il 42% delle nuove aperture e' localizzato al Nord, il 23% al Centro ed il 35% al Sud ed Isole. Il confronto con il corrispondente mese dell'anno precedente evidenzia gli incrementi maggiori in Valle d'Aosta (+26,2%), Sicilia (+15,4%) e Liguria (+11,4%); le flessioni piu' marcate sono avvenute in Basilicata (-53,2%), Molise (-17,4%) ed Emilia-Romagna (-7,6%).
La classificazione per
settore produttivo mostra, come di consueto, ch
e il commercio registra il maggior numero di aperture di partite Iva (20,6% del totale), seguito dalle attività professionali (14,5%) e dalle costruzioni (8,9%).
L'attività in proprio non è prerogativa dei giovani. Uno su due (il 47,4% delle aperture) è attribuibile ai giovani fino a 35 anni e il 33% a soggetti tra 36 e 50 anni, ma rispetto al luglio dello scorso anno emerge un aumento di avviamenti al crescere dell'età (dal -5,8% della classe più giovane al +5% della più anziana).