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Consumi, crescita modesta e occasionale anche in agosto

I consumi sono aumentati anche in agosto ma per la Confcommercio il miglioramento è "fragile" e non strutturale

Economia
Consumi, crescita modesta e occasionale anche in agosto
(Teleborsa) - I consumi hanno registrato ancora un aumento moderato ad agosto, secondo gli ultimi dati presentati dall'associazione di categoria Confcommercio, che avverte: la crescita è "fragile" e non strutturale.



L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato ad agosto 2017 un aumento dello 0,3% rispetto a luglio e dello 0,8% su base annua. Un quadro che conferma lo scenario incerto delle vendite al dettaglio diffuso dall'Istat.

In termini di media mobile a tre mesi, si rileva, dopo il rallentamento registrato in primavera, una moderata accelerazione nei mesi di luglio ed agosto, in un contesto in cui i principali indicatori congiunturali (qualitativi e quantitativi) segnalano un consolidamento della ripresa.

Secondo Confcommercio Le dinamiche, seppure più favorevoli rispetto al passato, evidenziano, comunque, ancora alcuni elementi di fragilità che portano a valutare con prudenza le prospettive a breve. L'attuale fase ciclica sembra avere, infatti, scarsi connotati strutturali, in quanto fortemente dipendente dagli andamenti internazionali e con un contributo ancora limitato della domanda interna.

Nonostante il miglioramento del quadro congiunturale abbia determinato negli ultimi mesi una ripresa del clima di fiducia delle famiglie, tornato ad agosto sui valori di dicembre dello scorso anno, questo elemento stenta a tradursi in una concreta ripresa della domanda per consumi.

Le incertezze che caratterizzano i comportamenti di consumo delle famiglie sono da ricondursi alle difficoltà di ridurre in misura sensibile il numero di persone in cerca di occupazione, che ammonta ormai da tempo a poco meno di 3 milioni, limitando le possibilità di crescita del reddito disponibile.

La presenza di un quadro produttivo in consolidamento, pur producendo effetti positivi sui livelli occupazionali - a luglio gli occupati sono aumentati di 59mila unità in termini congiunturali e di 294mila su base annua - non sembra sufficiente a produrre un riassorbimento della disoccupazione, in aumento di 61mila unità rispetto a giugno ed in diminuzione di sole 17mila unità nei confronti di luglio 2016. A completare il quadro del mercato del lavoro si evidenzia come anche a luglio le ore di CIG autorizzate abbiano registrato, nel confronto annuo, un calo del 22,4% (-41,8% nel complesso dei sette mesi).
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