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La Fed è ancora "disorientata" sulla strada da seguire. Il FOMC chiarirà dubbi?

Inizia la due giorni di politica monetaria, che potrebbe dettare il passo dei futuri rialzi dei tassi e dare indicazioni più chiare ai mercati

Economia
La Fed è ancora "disorientata" sulla strada da seguire. Il FOMC chiarirà dubbi?
(Teleborsa) - Inizia oggi per concludersi domani la riunione del FOMC, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, giunto ad un appuntamento importante che potrebbe segnare un nuovo punto di svolta in tema di tassi d'interesse.



La banca centrale americana, infatti, dovrà decidere se aumentare ancora i tassi o mantenerli ancora un po' su questi livelli, per procedere ad un nuovo aumento prima della fine dell'anno. L'ultimo ritocco risale a giugno, quando il costo dle denaro è stato elevato di un quarto di punto in una banda dell'1-1,25%.

All'interno del Board c'è ancora molta indecisione al riguardo, in una perenne battaglia fra falchi e colombe, cioè fra chi propende per una stretta monetaria ed i fautori di una politica accomodante. A guidare le colombe è proprio la Chairwoman della Fed, Janet Yellen, per una propensione personale verso una politica monetaria più morbida ed anche per rispondere alle pressioni esercitate dall'Amministrazione Trump, favorevole ad un sostegno incondizionato all'economia ed a stimoli monetari e fiscali.

Cosa farà in questa due giorni la Fed? Il Beige Book pubblicato a inizio settembre ha confermato una crescita fra "modesta" e "moderata" dell'economia USA, mentre la Presidente Yellen. in uno degli ultimi interventi di fine giugno, si era espressa a favore di una politica accomodante. Molta confusione dalle dichiarazioni degli altri membri della Fed, che restano divisi sulla tempistica dei futuri rialzi.

fra gli esperti, Franck Dixmier, Global Head of Fixed Income di Allianz Global Iinvestors, parla di "un certo disorientamento" della banca centrale USA.

"Registriamo oggi un significativo divario tra la guidance della FED sui tassi di interesse e le attese del mercato", sottolinea l'analista, spiegando "come indicato dai grafici dot-plot dello scorso giugno, il 70% dei membri del FOMC prevede almeno un ulteriore rialzo di 25 basis point nel corso del 2017, mentre l’80% ritiene che i tassi aumenteranno nuovamente nel corso del 2018.
I futures sui FED funds, dall’altra parte, rivelano che il mercato prevede poco più del 50% di probabilità di un ulteriore aumento di 25 basis point entro la fine dell’anno ed una probabilità del 60% di un nuovo aumento nel 2018.

Secondo l'analista i fondamentali (dati macro e lavoro) rendono più probabile una futura accelerazione dell’inflazione e quindi dovrebbero giustificare un “preventivo” rialzo dei tassi. Ci si aspetta inoltre che la FED il mese prossimo annunci il lancio del processo di riduzione del bilancio, sempre presentato come priorità minore nella normalizzazione della politica monetaria.

"Prevediamo quindi che la FED adotterà un tono leggermente meno prudente di quello che i mercati si aspettano, cosa che dovrebbe consentirgli di adeguare la propria guidance per aprire la strada ad un rialzo dei tassi in dicembre", conclude Dixmier.

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