(Teleborsa) - La cautela continua a dominare la seduta delle principali borse europee, con gli investitori in attesa della
riunione di politica monetaria della Federal Reserve. Il meeting inizia oggi per terminare domani. Secondo le previsioni, la Fed non alzerà i tassi di interesse, ma gli addetti ai lavori aspettano indizi sulle prossime mosse della banca centrale.
L'
Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,30%. Sostanzialmente stabile l'
oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.307,6 dollari l'oncia. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che porta a casa un guadagno dello 0,92%.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a 160 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,05%.
Tra i listini europei trascurata
Francoforte, che resta incollata sui livelli della vigilia. Composta
Londra, +0,33%. Nulla di fatto per
Parigi.
Sosta sulla parità la Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che si attesta a 22.369 punti.
Beni e servizi per l'industria (+0,84%),
Materie prime (+0,59%) e
Alimentare (+0,57%) in buona luce sul listino milanese. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti
Chimico (-3,10%),
Telecomunicazioni (-0,75%) e
Immobiliare (-0,69%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione,
BPER avanza dell'1,77%.
Si muove in territorio positivo
A2A, mostrando un incremento dell'1,52%.
Performance modesta per
Campari, che mostra un moderato rialzo dello 0,74%.
Resistente
Banco BPM, che segna un piccolo aumento dello 0,73%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Telecom Italia, -0,92%, nel giorno del
CdA straordinario sulla posizione Consob e dopo i forti rialzi della vigilia sulle
speculazioni circa il destino della rete.
Dimessa
Ferragamo, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia dopo le
valutazioni di Morgan Stanley.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Piaggio (+6,26%) festeggia l'accordo in Cina per i nuovi veicoli commerciali.
Reply (+3%),
RCS (+2,83%) e
Juventus (+1,49%). Le peggiori performance, invece, si registrano su
Sogefi, che ottiene -1,93%.