(Teleborsa) -
Due disastrose scosse di terremoto in rapida sequenza di magnitudo 7,1 hanno colpito lo stato della Puebla, in Messico, circa 100 Km a sud della capitale. Ci sono morti e feriti. Nella zona abitano 5 milioni di persone. La prima scossa è stata avvertita alle 13.14 e 38 secondi (ora locale), intorno alle 20 in Italia, di magnitudo 6.8 con epicentro a ovest di Chiattla de Tapia a una profondità di 23 chilometri. Solo due secondi dopo l'altra scossa, a sud est di Axochiapan, ancora più forte.
I sismografi hanno registrato magnitudo 7,1 con profondita di 57 chilometri. La violenza del sisma ha provocato crolli anche a Città del Messico.Le notizie sono ancora frammentarie. Molti edifici di Puebla sono stati completamente distrutti e numerose persone sono sotto le macerie. L'aeroporto di Città del Messico è stato chiuso per permettere più rapide operazioni di soccorso e per verificare eventuali danni alle strutture. Il Presidente messicano,
Enrique Pena Nieto, che al momento delle scosse si trovava in aereo diretto nello
Stato di Oaxaca colpito dal terremoto del 7 settembre scorso, è rientrato immediatamente nella capitale.
Nieto ha immediatamente convocato una riunione del Comitato per le emergenze.