(Teleborsa) -
Piani mirati di prevenzione e buone prassi per il miglioramento della sicurezza nel lavoro portuale. Questo il titolo del convegno nazionale che si sta svolgendo oggi presso il Magazzino 26 del
Porto Vecchio di Trieste, e che vede tra gli Enti promotori l’
Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale,
INAIL Regione Friuli Venezia Giulia e Trieste, INAIL DiMEILA Roma e ASUITS.
I lavoratori portuali e marittimi sono
esposti a livelli di rischio rilevanti, determinati dalla natura e dagli ambienti di lavoro. Di qui la necessità di sviluppare una
cultura della salute e sicurezza tra i lavoratori. Scopo del convegno che ha visto il tutto esaurito nelle registrazioni già nel mese di agosto, è infatti quello di
sviluppare in una logica di rete, conoscenze, strumenti di supporto alla valutazione e gestione dei rischi,
buone prassi e soluzioni tecnologiche innovative in cui la salute e la sicurezza sul lavoro sono integrate nella gestione dei processi lavorativi.
Per il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale,
Zeno D'Agostino, intervenuto durante l'apertura dei lavori anche in rappresentanza di
Assoporti,
"tanti e importanti sono i passi avanti fatti dal porto di Trieste sul tema della sicurezza".
“Non dimentichiamo - ha continuato il numero uno dell’Authority giuliana - che la
sicurezza parte da una buona organizzazione del lavoro. L'ALPT - Agenzia del lavoro portuale, istituita un anno fa è per noi motivo di orgoglio e punto di forza, quanto i dati di traffico. Non c'è crescita senza attenzione per le risorse umane".
“Con questa iniziativa - gli ha fatto eco
Mario Sommariva, Segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale - vogliamo
supportare innanzitutto dal punto di vista operativo le aziende nella gestione della salute e sicurezza dei lavoratori, migliorando l’approccio al processo di valutazione e gestione dei rischi finalizzati a ridurre il numero degli incidenti e degli infortuni sul lavoro”.
Altro obiettivo è di ottimizzare l’organizzazione aziendale finalizzata alla prevenzione dei rischi, favorendo i rapporti con i rappresentanti dei lavoratori in tema di sicurezza, coinvolgendo un numero sempre più ampio d’imprese per avviare un confronto fra le diverse esperienze e individuare esempi di buone pratiche da condividere a livello nazionale.