(Teleborsa) - Sale l'attesa per la conclusione del
meeting di politica monetaria del Federal Open Market Committee, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve.
Questa sera alle 20.00 ora italiana la Banca Centrale più potente del mondo svelerà infatti le proprie intenzioni in materia di costo del denaro e stimoli all'economia.
Scontato il nulla di fatto in materia di tassi, che dovrebbero resta fermi tra l’1,00% e l’1,25% dopo
il ritocco di giugno, gli investitori guarderanno con molta attenzione alle possibili novità in materia di
quantitative easing anche alla luce del
recente intervento di Janet Yellen a Jackson Hole.
E' dunque
assai probabile che la Fed annuncerà le tempistiche e il ritmo di riduzione dell'attuale piano di acquisti di asset da oltre 4.000 miliardi di dollari varato per contrastare la grande crisi del 2008.
Quanto ai tassi di interesse, gli
ultimi dati sull'inflazione hanno mostrato una ripresa dei prezzi, ora molto vicini al target della Fed del 2%.
Basterà questo momentaneo surriscaldamento dell'inflazione a convincere la Chairwoman e gli altri banchieri del Comitato ad operare subito un nuovo rialzo? Secondo gli analisti no, perché l'attuale movimento potrebbe essere dovuto alla
fiammata dei prezzi della benzina, a sua volta causata dai
danni dell'uragano Harvey alle raffinerie americane.
Resta tuttavia da capire come la Federal Reserve legga l'attuale trend dei prezzi. A tal proposito sarà fondamentale l’
aggiornamento di settembre del Summary of Economic Projection che verrà fornito sempre alle 20.00.
Gli analisti si attendono solo piccoli cambiamenti alle proiezioni del FOMC, senza alcuna revisione della crescita. Gli economisti della Fed potrebbero però
ridurre la previsione di inflazione media per il 2017 e il 2018, cosa che fa aumentare le probabilità che il FOMC non alzerà nuovamente i tassi nemmeno nel meeting di settembre, rimandando l'operazione al nuovo anno.