(Teleborsa) - Le sofferenze del comparto bancario italiano potrebbero richiedere
ulteriori capitali freschi o favorire nuove operazioni di aggregazione o di risoluzione.
È quanto scrive l'agenzia
Fitch nel "Credit outlook" relativo il terzo trimestre. Gli
NPL (non-performing loans) continuano a pesare "in maniera consistente sui bilanci di alcune banche europee, specialmente in Italia", si legge nel report dell'agenzia di rating. Ciò "potrebbe portare a nuove esigenze di capitale o costringere a M&A, risoluzioni o ad altre azioni per alcune banche".
Il
ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha parlato di
sistema finanziario italiano a un "punto di svolta", ma "il cammino resta lungo". Il titolare del dicastero di Viale XX Settembre, ha sottolineato che la transizione verso l'Unione bancaria deve essere gestita "in modo ordinato e definito", per
evitare eventuali choc.
Per l'
Amministratore delegato di Banca Ifis, Giovanni Bossi, la pipeline e i volumi dei deal in chiusura nel 2017 che arriveranno a toccare i 100 miliardi "segnano un momento di svolta". Durante il discorso di apertura della
sesta edizione dell'International NPL Meeting che si è svolto recentemente a Venezia, l'Ad ha ricordato che
qualche anno fa i crediti deteriori erano talmente pesanti da mettere in discussione la sopravvivenza del sistema bancario, "minandone la stabilità".
Oggi sta accadendo il contrario e il problema dei crediti deteriorati sembra in parte risolto, con i mercati internazionali che guardano con un’ottica diversa rispetto a prima le banche italiane.