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CETA al via. Coldiretti: Regalo a lobby contro Made in Italy

Secondo la Coldiretti su un totale di 291 denominazioni italiane riconosciute, ben 250 non godono di alcuna tutela

Economia
CETA al via. Coldiretti: Regalo a lobby contro Made in Italy
(Teleborsa) - Entra in vigore oggi, 21 settembre, l’accordo CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), accordo economico e commerciale globale tra l'UE e il Canada.

Delusa Coldiretti, che lo ritiene un regalo alle grandi lobby industriali dell’alimentare che colpisce il vero Made in Italy e favorisce la delocalizzazione, con riflessi pesantissimi sul tema della trasparenza e delle ricadute sanitarie e ambientali.

Per la prima volta nella storia l’Unione Europea legittima in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall'Asiago alla Fontina dal Gorgonzola ai Prosciutti di Parma e San Daniele, ma sarà anche liberamente prodotto e commercializzato dal Canada il Parmigiano Reggiano con la traduzione di Parmesan, denuncia la Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti. La svendita dei marchi storici del Made in Italy agroalimentare non è solo un danno sul mercato canadese ma è soprattutto un pericoloso precedente nei negoziati con altri Paesi anche emergenti che sono autorizzati cosi a chiedere le stesse concessioni.

Secondo la Coldiretti su un totale di 291 denominazioni italiane riconosciute, ben 250 non godono di alcuna tutela come ha denunciato la maggioranza dei Consorzi di tutela. Il CETA - osserva Coldiretti - uccide il grano duro italiano con il crollo dei prezzi favorito dall'azzeramento strutturale i dazi per l’importazione dal Canada dove peraltro viene fatto un uso intensivo di glifosate nella fase di pre-raccolta, vietato in Italia. E peserebbe anche l’impatto di circa 50.000 tonnellate di carne di manzo e 75.000 tonnellate di carni suine a dazio zero.

Il 26 settembre l'Aula voterà per la ratifica dell'accordo.
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