(Teleborsa) -
L'Istat rivede al rialzo il Pil nel bienno 2015-2016. Il prodotto ai prezzi di mercato del
2016 risulta pari a 1.680.523 milioni di euro correnti, con una
revisione al rialzo di 8.085 milioni rispetto alla stima precedente. Anche nel
2015 il livello del Pil è stato rivisto verso l’alto (
+6.714 milioni di euro).
Nel
2016 l’incremento del Pil in volume è pari a
0,9%, con un risultato invariato rispetto alla stima preliminare di marzo. Il Pil in volume del
2015 è cresciuto dell’1%, con una revisione al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto alla stima flash (+0,8%).
Gli i
nvestimenti fissi lordi l'anno scorso sono cresciuti in volume del 2,8%, i
consumi finali nazionali dell’1,3%, le
esportazioni di beni e servizi del 2,4% e le
importazioni del 3,1%.
Il valore aggiunto, a prezzi costanti, è aumentato dell’1,7% nell’
industria in senso stretto e dello 0,6% nel settore dei
servizi. Si sono registrati cali nel settore delle
costruzioni (-0,3%) e nell’
agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,2%).
Per l’insieme delle società non finanziarie, la quota di
profitto è pari al 42,2% e il tasso di
investimento al 20,2%.
Il
reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha segnato una crescita dell’1,6% sia in valore nominale, sia in termini di potere d’acquisto. Poiché i consumi privati sono aumentati dell’1,5%, la
propensione al risparmio delle famiglie è aumentata all’8,6% dall’8,4% del 2015.
L’
indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è pari nel 2016 a -2,5%, con una revisione in peggioramento di un decimo di punto percentuale rispetto alla stima precedente. Il
saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari all’1,5% del Pil .