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Mercati dimessi in ostaggio delle tensioni internazionali

Le nuove minacce del regime di Pyongyang creano nervosismo nelle sale operative

Commento, Finanza
Mercati dimessi in ostaggio delle tensioni internazionali
(Teleborsa) - Avvio depresso per l'ultima seduta della settimana delle principali borse europee. Anche a Piazza Affari regna la cautela dopo che ieri la borsa di Milano ha chiuso in cima agli eurolistini, trainata dal comparto bancario. A pesare sui mercato l'escalation di tensione internazionale, dopo che il regime di Pyongyang si è detto pronto a un nuovo test di bomba H nell'oceano Pacifico.

Tra i dati macroeconomici rilevanti, si attende dall'Unione Europea la diffusione del dato di PMI manifatturiero, prevista stamattina alle 10:00 che, secondo gli analisti, sarà di 57,1 punti.


Sul valutario, l'Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,197. Nessuna variazione significativa per l'oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.296,3 dollari l'oncia. Lieve aumento del petrolio (Light Sweet Crude Oil) che sale a 50,74 dollari per barile.

Tra i listini europei Francoforte scivola dello 0,15%. Londra, che mostra una performance pari a -0,18%, e poco mosso Parigi, che mostra un +0,16%.

Tra gli indici milanesi, il FTSE MIB scivola dello 0,16%. Sulla stessa linea il FTSE Italia All-Share che arretra dello 0,15%.

Unica Blue Chip di Milano con il segno più è Telecom Italia che segna un aumento dello 0,31%. Le più forti vendite, invece, si manifestano su Exor che avvia le contrattazioni a -1,01%.

Unicredit rimane sulla parità, mentre il CdA rafforza Corporate governance e vara nuova struttura Risk management.

Discesa modesta per UBI Banca, che cede un piccolo -0,29%.







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