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Porto Trieste: Serracchiani, dopo 50 milioni del Mibact attrarre altri investimenti

"Occorre costituire una società Comune-AdSP Mare Adriatico Orientale che coinvolga importanti realtà economiche del territorio per il recupero e il rilancio dell’intera area".

Economia, Trasporti
Porto Trieste: Serracchiani, dopo 50 milioni del Mibact attrarre altri investimenti
(Teleborsa) - "Ora, ottenuti i primi 50 milioni di euro dal Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) per lo sviluppo del Porto Vecchio di Trieste è il momento di costituire una società di scopo tra Comune e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale che coinvolga anche le più importanti realtà economiche del territorio, al fine di attrarre investimenti internazionali, idee e competenze per il recupero e il rilancio dell’intera area".

Lo ha detto il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenuta a Trieste per la firma dell’Accordo operativo appunto tra il Mibact, l’Amministrazione regionale, l’Authority dello scalo giuliano e il Comune della città per la realizzazione delle opere previste nel Porto Vecchio rientranti in quei 50 milioni di euro deliberati dal Cipe nel 2016. Opere che riguardano il Museo del mare, il trasferimento dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (Icgeb), il restauro del pontone galleggiante Ursus e l’infrastrutturazione e la viabilità dell’area.

"Dopo l’accordo operativo di oggi che riguarda questi primi 50 milioni di euro erogati dal Ministero - ha precisato la Serracchiani - intendo subito sottoporre la proposta di costituire la società di scopo. Pur nelle difficoltà di un lavoro complesso, a livello di tempistica abbiamo confermato una certa velocità grazie alla quale adesso vengono definiti tempi (due anni per la progettazioni esecutive) e i ruoli dei vari soggetti", tra cui quello della Regione che, in qualità di beneficiario del contributo, sostanzialmente farà da cassa, mentre il Comune di Trieste e l’Autorità di sistema portuale svolgeranno il ruolo di soggetti attuatori.

Il Presidente FVG Serracchiani ha poi ribadito che l’unicità a livello europeo dell’Ursus (lo storico pontone con 103 anni di storia emblema di Trieste sopravvissuto a mille che ne hanno ripetutamente minacciato la "fine") verrà finalmente valorizzata, facendo diventare il pontone galleggiante un simbolo della città di Trieste, grazie ai lavori che prevedono, oltre al carenaggio e alla musealizzazione della sala macchine, anche l’installazione sulla gru di un ascensore di cristallo a scopo turistico.

Uniformità di intenti confermata dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, che da parte sua ha rimarcato come tutte le istituzioni coinvolte stiano marciando nella stessa direzione. "La firma di oggi dimostra che i 50 milioni – ha affermato D’Agostino – c’erano, ci sono e ci saranno".

Infine il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha riconosciuto alla Presidente Serracchiani "di aver fatto un grandissimo lavoro".
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