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DEF, Corte Conti spinge su riduzione debito e dice no a revisione pensioni

Economia
DEF, Corte Conti spinge su riduzione debito e dice no a revisione pensioni
(Teleborsa) - L'opportunità di riduzione del debito pubblico "è un'occasione che non può essere persa". E' quanto affermato dal presidente della Corte dei Conti, Arturo Martucci di Scarfizzi, nel corso dell'audizione sulla Nota di aggiornamento al DEF, approvata dieci giorni fa da Palazzo Chigi.

"Quella che si sta aprendo sarà una fase straordinariamente favorevole per la correzione del debito nonostante la risalita dei tassi incorporata nelle previsioni", ha spiegato.

Giudizio prudente della Corte dei Conti sulle coperture della prossima Manovra
. Nel corso dell'audizione sulla Nota di aggiornamento al DEF e dei dettagli emersi dalla relazione del MEF sulla prossima manovra, l'organo contabile mette in luce alcune criticità.

Dubbi sulla spending review attuata dal governo, che resta condizionata dai problemi di "urgenza" collegati alla crisi e da "esigenze di breve periodo". Ciò ha causato "il sacrificio di interi comparti", come quello delle infrastrutture, e la"riduzione significativa della qualità delle prestazioni"nei servizi alla collettività.

Perplessità vengono espresse dai giudici contabili anche in merito alla lotta all'evasione, di cui si sottolineano il carattere temporaneo e "non strutturale" e gli "esiti incerti" degli introiti."Gli anticipi di imposta possono incidere sulla tenuta del gettito in un orizzonte temporale che si estenda oltre quello dell'urgenza del risanamento", afferma Martucci.

No deciso della Corte dei Conti a qualsiasi modifica della riforma Fornero sulle pensioni, in particolare alla revisione del meccanismo di adeguamento automatico delle pensioni ad alcuni parametri, come la speranza di vita ed i coefficienti di trasformazione. Un argomento in cui si sta molto dibattendo in quest'ultimo periodo.

La Corte ha invitato il governo a "confermare i caratteri strutturali" della riforma, altrimenti si "esporrebbe il comparto e quindi la finanza pubblica in generale a rischi di sostenibilità".
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