(Teleborsa) - Quasi otto abitazioni italiane su dieci (il 78%) sono esposte ad un rischio alto o medio alto tra
terremoto e
fenomeni idrogeologici.
Tuttavia
solo il 17% delle famiglie è consapevole del pericolo mentre circa l'83% non crede o non sa di essere esposto a rischio catastrofale.
E' la fotografia scattata dall'
Ania, presentata stamane a Roma durante la conferenza stampa dal titolo: "Cosa fanno le assicurazioni per prevenire i rischi e proteggere i cittadini?".
Nel dettaglio, il
35% delle abitazioni italiane è esposto ad elevato
rischio sismico mentre il
55% è esposto ad elevato
rischio idrogeologico. In venti anni,
tra il 1996 e il 2016, i danni economici causati da catastrofi naturali ammontano a
58 miliardi di dollari.
L'Italia è il sesto Paese al mondo per danni subiti da catastrofi naturali e ogni anno
il settore pubblico interviene per circa 3 miliardi di euro di danni.
Il
presidente Ania, Maria Bianca Farina, presentando lo studio dell'associazione, suggerisce che l'Italia ha bisogno di un "cambio di strategia" che porti a una "gestione preventiva e strutturata dei rischi". I recenti interventi pubblici - ha affermato - "stanno andando nella giusta direzione, ma è anche necessario adottare un sistema regolamentato di gestione globale e anticipata dei rischi".