(Teleborsa) - Inizio di settimana col turbo per i titoli che operano nel settore delle materie prime.
Antofagasta,
BHP Billiton,
Rio Tinto,
Anglo American e
Glencore occupano i gradini più alti del
FTSE 100 londinese mentre
Saipem e
Tenaris sono in bella mostra a Milano.
A sostenerli i
dati sui prezzi alla produzione in Cina che hanno confermato il positivo momento dell'economia del Paese che, come noto, è un importante fruitore di commodities.
Il movimento più rilevante lo ha compiuto il
palladio: il prezioso metallo
ha superato quota 1.000 dollari l'oncia per la prima volta dal 2001 grazie anche alla positiva domanda da parte del settore automotive e alla riduzione delle forniture.
In allungo anche i futures sul
rame, che stanno guadagnando oltre 2 punti percentuali a 3,2 dollari a libbra, e quelli sul
petrolio.
In particolare, la qualità
West Texas Intermediate (WTI) quota a 52,12 dollari al barile, il
Brent a 57,93 dollari al barile.
L'oro nero, che
già la scorsa ottava si era rafforzato grazie alle positive attese per la domanda dalla Cina, risente positivamente della
decisione del Presidente USA Donald Trump di ritirare l'accordo sul programma nucleare dell'Iran e delle tensioni tra l'Iraq e il Kurdistan.