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Brexit, incontro Johnson-von der Leyen ultima possibilità per sbloccare negoziati

Economia
Brexit, incontro Johnson-von der Leyen ultima possibilità per sbloccare negoziati
(Teleborsa) - Soltanto l'incontro previsto per la giornata di oggi tra Boris Johnson e Ursula von der Leyen potrebbe sbloccare i negoziati e tenere viva la speranza di un accordo tra Regno Unito e Unione europea sulla Brexit. Il primo ministro inglese cenerà con la presidente della Commissione europea a Bruxelles alla vigilia del vertice UE domani, dove i leader europei vorrebbero arrivare con qualche rassicurazione in più sul divorzio con la Gran Bretagna.

Un primo passo avanti c'è stato nella giornata di ieri, quando Johnson ha abbandonato la sua minaccia di infrangere il diritto internazionale e rinnegare parti chiave dell'accordo di recesso sui confini dell'Irlanda del Nord, dopo l'intesa di principio trovata dal commissario europeo Maros Sefcovic con il ministro britannico Michael Gove. I capitolo più controversi, e sui le posizioni sono più distanti, rimangono però quelli della pesca, della cosiddetta parità di condizioni per evitare che le imprese britanniche abbiano vantaggi e sulla governance di qualsiasi accordo.

"Abbiamo bisogno di uno slancio politico per consentire ai negoziatori di riprendere e provare a finire tutto questo - ha detto una fonte di Downing Street al Times - Se riusciamo a fare progressi a livello politico, potremmo consentire a Lord Frost e al suo team di riprendere i negoziati nei prossimi giorni. Ma dobbiamo essere realistici sul fatto che un accordo potrebbe non essere possibile".

Ieri il capo negoziatore dell'UE, Michel Barnier, ha fornito un'altra valutazione pessimistica dello stato dei negoziati ai ministri degli affari dell'UE, secondo quando riporta Politico. In seguito, il ministro tedesco per l'Europa Michael Roth ha affermato che ci sono ancora "differenze fondamentali" e che "è ancora del tutto incerto" se si potrà colmare questo divario.

L'assenza di buone notizie ha portato alcuni Paesi UE a ribadire le loro posizioni contrarie al fare nuove concessioni al Regno Unito. Il ministro francese per l'Europa Clémént Beaune ha ripetuto che la Francia porrà il veto a un accordo commerciale post-Brexit se lo considererà negativo per quanto riguarda i diritti di pesca o la cosiddetta parità di condizioni. Se la Francia è il Paese che sta ventilando di più l'ipotesi di un veto, altri ministri degli affari dell'UE, come la belga Sophie Wilmès, hanno ribadito di non volere un accordo a tutti i costi e hanno chiesto alla Commissione di intensificare i preparativi per un no-deal.
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