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Credit Suisse, persi 4 miliardi da caso Archegos. Cambi ai vertici

La banca taglierà il suo dividendo proposto per il 2020

Finanza
Credit Suisse, persi 4 miliardi da caso Archegos. Cambi ai vertici
(Teleborsa) - Il conto delle perdite derivanti dai guai del fondo americano Archegos ammonta a 4,4 miliardi di franchi per Credit Suisse, poco meno di 4 miliardi di euro. La società elvetica ha comunicato che taglierà il suo dividendo proposto per il 2020 (da circa 0,29 a 0,10 CHF) e i bonus dei suoi dirigenti, oltre a sospendere qualsiasi piano di riacquisto di titoli per proteggere il suo patrimonio.

La banca ha anticipato una perdita ante imposte di circa 900 milioni di franchi per il primo trimestre (circa 810 milioni di euro), in quanto la perdita derivante dal caso Archegos "annullerà la performance molto forte che sarebbe stata altrimenti ottenuta dal nostro investment banking e dalle attività di gestione patrimoniale", ha sottolineato Credit Suisse in una nota. In termini di posizione patrimoniale, la banca svizzera si aspetta che il coefficiente CET1 del primo trimestre 2021 sia almeno del 12%.

Il consiglio di amministrazione ha avviato indagini su cosa non ha funzionato e sulle responsabilità nel caso Archegos (ma anche nella vicenda della società britannica Greensill), ma intanto sono già stati annunciati cambiamenti nel senior management all'interno della divisione Investment Bank e all'interno dell'organizzazione Risk and Compliance. Due alti dirigenti della banca, Brian Chin, il capo dell'investment banking, e Lara Warner, il chief risk officer per le questioni di compliance, si dimetteranno infatti oggi, ha aggiunto Credit Suisse.

Christian Meissner, ex Bank of America entrato a far parte di Credit Suisse in ottobre, subentrerà a Chin il mese prossimo. Joachim Oechslin diventerà chief risk officer ad interim (ruolo che aveva già ricoperto) e Thomas Grotzer è stato nominato responsabile ad interim della compliance.

"La significativa perdita nella nostra attività di Prime Services relativa al fallimento di un hedge fund con sede negli Stati Uniti è inaccettabile", ha dichiarato Thomas Gottstein, CEO di Credit Suisse Group, sottolineando di essere consapevole che i casi Archegos e Greensill "hanno causato notevole preoccupazione tra tutti i nostri stakeholder".
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