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Oltre la crisi. Sarà tutto come prima...

Un motore al ritmo della crisi
Un "grazie" è quanto le case automobilistiche devono agli incentivi statali.
Nonostante in Italia gli aiuti di stato siano intervenuti con ritardo, rispetto a quanto accaduto in altri Paesi, hanno comunque sortito i loro effetti a partire dalla seconda metà del mese di febbraio, quando la contrazione degli ordini è passata dal 39% al 18% .
Vera cartina da tornasole è stata la raccolta ordini: i contratti stipulati sono stati 220 mila, contro i 213 mila di febbraio 2008, con un aumento in termini percentuali di quattro punti. A marzo sono state 147.071 le auto acquistate grazie ai nuovi ecoincentivi, entrati in vigore il 7 febbraio. Nel 90% dei casi e' stato contemporaneamente rottamato un veicolo. Rispetto a febbraio, c'e' un aumento degli acquisti con ecoincentivi dell'82,3%.

Se è indubbio quindi che gli incentivi statali abbiano dato nuovo vigore al comparto automobilistico, che cosa hanno fatto di concreto, le case automobilistiche, per cercare di risollevare la situazione? Abbiamo provato a chiederlo alle dirette interessate, non senza qualche problema, come nel caso di Fiat che non ha "potuto" rispondere alle nostre domande a causa di "carenza nell'organico".
Come si convincono, quindi, le persone a comprare nuove auto in tempi di crisi? Peugeot, Nissan, Citroen e Volkswagen ci hanno fornito le loro "ricette".

Per la casa automobilistica francese Peugeot, il numero dei contratti d'acquisto, dopo l'entrata in vigore degli incentivi statali, è raddoppiato.
Per sostenere gli acquisti Peugeot ha affiancato agli aiuti di stato una serie di sconti, che hanno coinvolto gran parte delle loro vetture, dalla 107 alle 407. In concreto, oltre ai 1.500 euro di incentivi governativi alla rottamazione, si aggiunge un contributo offerto da Peugeot e dal Concessionario che parte da 2.045 euro (in funzione della versione acquistata), fino ad arrivare a 5.900 euro per la gamma 407.
Ad esempio per una 107 Desir 3 porte, prezzo di listino 9.495 euro, è quindi possibile, grazie al contributo statale di 1.500 euro e al contributo aziendale di 2.045 euro, pagare 5.950 euro.

Anche per Nissan gli incentivi statali hanno avuto un evidente impatto sulla domanda, facendo aumentare del 10% la raccolta ordini di febbraio.
La strategia della casa giapponese si basa su una maggiore aggressività dell'offerta commerciale e su una piattaforma finanziaria più vantaggiosa per i clienti, con tasso zero fino a 4 anni su modelli come Micra e Note. Lo scopo è ovviamente quello di rendere meno oneroso l'acquisto di un' autovettura nuova, in un momento in cui il sostegno al credito diventa essenziale.
Come conseguenza, nel segmento delle small, che beneficiano della rottamazione statale, i contratti di questi due modelli, sono raddoppiati nel mese di febbraio.

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