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Chi paga i ritardi biblici della PA

Ritardi in crescita in tutta Europa
L'European Payment Index ci dà altre importanti informazioni sul mondo delle imprese, contribuendo a definire i contorni di una crisi che sta colpendo duramente il mondo del business nel Vecchio Continente. Le svalutazioni dei debiti in tutta Europa sono aumentate di 12 miliardi di euro nel corso degli ultimi 12 mesi, raggiungendo un livello di 312 miliardi di euro, una cifra che supera di molto gli aiuti concessi dalla UE e dal Fondo Monetario alla Grecia. In pratica, il 2,7% del fatturato di tutte le aziende europee non è mai stato pagato, generando, prima, una serie di costi legati al recupero crediti (decreti ingiuntivi ed altro) e determinando, poi, vere e proprie svalutazioni dei crediti con le perdite che ne conseguono.

Il sondaggio indica anche che c'è un diffuso pessimismo nel mondo degli affari, perché le imprese che ritengono probabile un aumento delle svalutazioni crediti o un allungamento del tempo fattura sono almeno il doppio di quelle che contano in un miglioramento nei prossimi 12 mesi (32% contro il 14%).

Ovviamente, la situazione è molto diversificata in Europa, perché la Germania, economia più florida nel Continente, ha visto scendere le svalutazioni crediti dell'8%, mentre il Regno Unito ha registrato una impennata del 33%. Altri paesi che mostrano un significativo aumento sono Svizzera, Islanda e Lituania, ma il primato va alla Grecia. Il 28% di tutte le società presenti in Europa vede il ritardo nei pagamenti come una minaccia alla sopravvivenza mentre il 45% la vede solo come una minaccia alla crescita.

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