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Maranello 12 marzo 1947: la prima Ferrari col Drake al volante esce dalla nuova fabbrica per un giretto


Dal momento che si tratta di vetture non omologate cui non è permesso circolare su strada, la Ferrari organizza ogni anno una serie di competizioni private nelle diverse zone del mondo riservate a questi facoltosi proprietari. Un tutto compreso con trasporto e assistenza, naturalmente a cifre da capogiro.

A Maranello tradizione e innovazione si coniugano in un mix perfetto che si è via via consolidato con l’espandersi e la modernizzazione degli impianti. Lo sviluppo dell’area fu avviato con la realizzazione della Galleria del Vento, progettata dall’architetto Renzo Piano, e proseguito poi con l’opera di Luigi Sturchio, autore della Nuova Logistica, il centro della logistica sportiva.

Marco Visconti, cui la Ferrari deve anche lo studio del padiglione verniciatura e del ristorante aziendale, è stato l’artefice del luminoso padiglione Lavorazioni Meccaniche Motori, dove le più sofisticate macchine utensili robotizzate lavorano a temperatura e umidità costante nel contesto di accoglienti aree verdi che regolano il microclima dell’ambiente di lavoro, rendendo più gradevole l’attività del personale impegnato nell'assemblaggio dei propulsori.

Il Centro Sviluppo è invece un prodotto di Massimiliano Fuksas: esempio di architettura bioclimatica su quattro livelli collegati tra loro da un suggestivo reticolo di strade e passerelle trasparenti che danno un senso di estrema leggerezza e luminosità. Il Padiglione Nuove Linee di Montaggio è infine frutto della creatività di Jean Nouvel.

Tutti edifici che si articolano intorno al viale Enzo Ferrari, partendo da piazza Giovanni Agnelli, alle spalle dello storico ingresso, che percorre l’intera cittadella e su cui convergono le varie vie intitolate ai grandi piloti Ferrari. Luminosità, climatizzazione, basso impatto ambientale, sicurezza, controllo della rumorosità, aree di ristoro e veri e propri giardini anche all’interno degli edifici sono le caratteristiche fondamentali che hanno portato la Ferrari a ottenere il premio di Best Place to Work in Europe.

E infine l’archivio. In un locale dell’edificio che ha ospitato lo storico ufficio di Enzo Ferrari, è custodita la documentazione completa del progetto di ciascuna vettura Ferrari costruita, con i disegni dettagliati di ogni suo componente. E non manca l’elenco preciso con i dati di tutti i clienti Ferrari, anche di chi ha acquistato una "rossa" dal mercato dell’usato, purché poi si sia servito di un centro ufficiale di assistenza. Tutto in quadrupla copia in onore della storia.

Un’ultima nota. Una regola non scritta, ma ferrea, impone a ogni cliente ammesso in "Casa Ferrari" di non rivendere la vettura acquistata prima che siano trascorsi 5 anni, che possono scendere a 4 nel caso dei più assidui e fedeli. Per chi fosse scoperto a "barare" sui tempi sarebbe la fine. Alle sue telefonate mai più alcuna risposta e cancelli di Maranello chiusi per sempre.

fiorano












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