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G7, Taormina arrivano i "Sette Grandi": l'attentato di Manchester irrompe sul Summit. Tanti i temi in agenda

Si alza il sipario su Taormina dove tutto è pronto per ospitare il G7, il summit internazionale per la quarta volta a guida italiana, in programma oggi, 26 maggio e domani. Si parte, dunque, in un clima tesissimo, specie dopo l'attentato di Manchester costato la vita a 22 persone, la più giovane delle quali aveva appena 8 anni.

Imponente il dispositivo di sicurezza:ogni angolo della città siciliana è presidiato da militari armati. Sette check point con metal detector di ultima generazione agli ingressi della zona di massina sicurezza. L'arrivo dei sette capi di Stato , è previsto tra il pomeriggio e la serata di domani. Gli ultimi a toccare suolo siciliano saranno l'attesissimo presidente americano Donald Trump e la cancelliera tedesca Angela Merkel.

L'attentato di Manchester irrompe sul Summit - Su sette Paesi presenti, infatti, ben cinque hanno subito attentati gravi. Oltre al presidente del Consiglio italiano e al capo del governo giapponese, ci saranno infatti la premier inglese Teresa May, il presidente americano Donald Trump, il neo eletto presidente francese Emmanuel Macron, la cancelliera Angela Merkel, il primo ministro canadese Justin Trudeau.
Inutile dire che uno dei punti più caldi sull'agenda sarà la messa a punto di una strategia comune nella lotta al terrorismo e, dunque, all'Isis, insieme ad altre questioni attuali e prioritarie: migranti, Nord Corea e Siria.
La presidenza italiana fa sapere di voler puntare a "costruire le basi di una fiducia rinnovata" con i cittadini e chiede ai governi partecipanti di lavorare per adottare politiche che offrano risposte alle loro aspettative.

DI COSA SI PARLERA' AL G7? Tanti i "temi caldi" sul tavolo . Una delle emergenze è sicuramente quella legata ai MIGRANTI - Dall'inizio dell'anno a oggi sulle coste italiane ne sono sbarcati oltre 45mila: il fenomeno continua a crescere in maniera preoccupante. Basti pensare che lo scorso anno, nello stesso periodo, erano stati poco meno di 34mila (+34%). NORD COREA - Sotto la lente d'ingrandimento finisce il regime di Pyongyang che continua a sfidare il mondo effettuando test missilistici, ben undici dall'inizio dell'anno. SIRIA - Un conflitto, quello siriano, iniziato sei anni fa e sul quale ora è calata l'attenzione. A raccontare il dramma sono, come sempre, i numeri spietati:i 320.000 morti e quasi 150.000 dispersi ai quali si devono aggiungere i 13 milioni di cittadini che necessitano di assistenza sanitaria. BREXIT -Che succederà all'Europa dopo l'uscita della Gran Bretagna? Come si ridisegnerà lo scacchiere politico ed economico dell'Eurozona? CYBERSECURITY - Un tema diventato attualissimo dopo l'imponente attacco hacker che ha messo in ginocchio decine di migliaia di aziende in tutto il mondo.

L'APPELLO DELLA SOCIET'A' CIVILE: "SOLUZIONI POLITICHE CONCRETE - Intanto la società civile fa quadrato con le associazioni che ammoniscono i "grandi" del G7: "Su cibo e immigrazione niente passi indietro". La richiesta è precisa: soluzioni politiche concrete e chiare. “Le crisi in Sud Sudan, Somalia, Yemen e Nigeria sono frutto di un evidente fallimento politico, ed è quindi necessaria una vera leadership politica per risolverle. – spiega Winnie Byanyima, direttrice generale di Oxfam International – I leader del G7 non possono lasciare Taormina, senza aver prima definito soluzioni politiche chiare e stanziato gli aiuti necessari per evitare una catastrofe umanitaria senza precedenti. La vita di milioni persone è a rischio dove la carestia è già realtà: se i leader G7 visitassero questi paesi potrebbero rendersi conto da soli di quante persone oggi muoiano per fame, guerra, malattie. Un fatto inaccettabile in un mondo di abbondanza come il nostro".
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