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Austerità fiscale e crescita: binomio o antinomia?

Austerità fiscale e crescita: sono un binomio virtuoso per superare gli errori del passato?

(III) Rilancio degli investimenti in infrastrutture
Il Consiglio europeo, il Parlamento e la Commissione sottolineano il ruolo degli investimenti in partnership pubblico/privato (PPP) per favorire la crescita, sia come impatto sulla domanda, ma soprattutto in termini di contributo al tasso di aumento della produttività e alla crescita sostenibile. I fabbisogni di investimenti in infrastrutture che lo stesso Consiglio europeo ha individuato, nell'ambito della Strategia di crescita Europa 2020, sono di dimensioni molto rilevanti - dell'ordine di 4 trilioni di euro nel prossimo decennio. Le infrastrutture alle quali si fa riferimento sono sia le reti tradizionali e innovative per trasporto di persone e merci, per l'energia (energia e ambiente) per l'ITC, sia nel capitale (fisico e umano) di conoscenza e tecnologia.

Al di là della sollecita approvazione dei meccanismi degli Euro-project bonds, con l'operare congiunto della Commissione europea e della BEI, in base a queste considerazioni, è opportuno modificare il vincolo del Fiscal Compact per consentire il finanziamento in disavanzo di un flusso di investimenti pubblici, opportunamente selezionati, comunque inferiore ad esempio al 2% del PIL nazionale. Il tetto potrebbe essere differenziato con riferimento sia al livello di imposizione fiscale complessiva, sia al rapporto debito pubblico/PIL nazionale.

Gli investimenti andrebbero, come detto, valutati sotto il profilo della redditività economica, sociale e finanziaria attesa, creando una Authority europea indipendente: "Infrastrutture Europa", sul modello di successo di Infrastructure Australia. I membri dell'Authority sarebbero scelti dall'Euroconsiglio, dal Parlamento europeo, dalla Commissione e dalla BEI, assicurando idonei gradi di indipendenza alla loro azione. Il parere positivo di Infrastrutture Europa sarebbe comunque necessario per portare gli investimenti al finanziamento in disavanzo. Si potrebbe aggiungere, come ulteriore vincolo e presidio, il cofinanziamento degli stessi da parte della BEI. Una contabilità europea, coerente e integrata, degli investimenti e del capitale pubblici in infrastrutture dovrebbe accompagnare la modifica qui proposta del Fiscal Compact. L'approccio delineato permetterebbe, nel tempo, di accumulare debito dell'Unione europea fiscale che avrebbe esclusivamente come controparte capitale pubblico produttivo europeo: Eurobond a fronte di Euroinfrastrutture.
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