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Selling Italy by the Pound

Vediamo cosa c'è dietro all'ennesima operazione di salvataggio del BTP.

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, non sul debito. Di lavoro però in questo momento ce n’è poco e di debito tanto: not good. Vediamo allora cosa c’è dietro all’ennesima operazione di salvataggio del BTP.

“L’Italia ha presentato una proposta al vertice G20 in Messico perché i fondi di salvataggio della zona euro possano iniziare a comprare il debito dei paesi europei in difficoltà, e l’idea dovrebbe essere discussa in una riunione dei leader a Roma il Venerdì. La proposta italiana prevede di utilizzare i fondi comunitari di salvataggio, conosciuti come EFSF e ESM, per acquistare obbligazioni di paesi come la Spagna e l’Italia nel mercato secondario per favorire un calo dei rendimenti obbligazionari e quindi costi di rifinanziamento inferiori. Entrambe le strutture hanno la facoltà di acquistare debito sovrano, ma finora solo la Banca centrale europea (BCE) è stata attiva nell’acquisto delle obbligazioni di paesi in difficoltà della zona euro, rastrellando oltre 210 miliardi di euro di debito dal lancio del programma di maggio 2010. “L’idea è quella di stabilizzare gli oneri finanziari, in particolare per i paesi che rispettano i loro obiettivi di riforma, e questo deve essere chiaramente separata dall’idea di un salvataggio”, ha detto il primo ministro italiano Mario Monti in una conferenza stampa a Los Cabos alla fine dell’incontro del G20.” (fonte: Reuters)

Traduzione: “Aiuto!”

Risposta tedesca (fonte: Market News):

Il governo tedesco ha ribadito mercoledì che il piano di salvataggio europeo dei fondi EFSF e ESM non sarà in grado di acquistare obbligazioni di Stati membri dell’UEM sui mercati secondari senza che questi paesi si candidino formalmente per tali aiuti e accettino le condizioni legate al piano. “Tali acquisti sul mercato secondario sono previsti come uno dei vari strumenti per l’EFSF e – nel futuro – per l’ESM”, ha detto il portavoce del governo Georg Streiter in una conferenza stampa regolare. “Sono naturalmente legati a condizioni e non ci saranno mai acquisti senza condizioni”.

Traduzione: “Nein”

Regna una grandissima confusione. Comunicati e correzioni in corsa si susseguono. C’è un’aria di allontanamento a velocità siderale tra la gente e questa politica. Le decisioni italiane si mixano a quelle europee, quelle europee a quelle americane, i BRIC sono sempre meno spettatori e sempre più interessati. Gli unici per ora a decidere qualcosa sono gli USA , che confermano l’impostazione di netto rallentamento del mio Barometro Economico e futuri problemi sull’occupazione: prolungano l’Operazione Twist di allungamento del debito. Qualcosa di simile – ma per il settore privato – era stato fatto nel ’93-’94, con la ricapitalizzazione del sistema USA fatto attraverso il carry trade. L’allungamento del debito e il contestuale uso della leva per riequilibrare i mercati – il tutto fatto a scapito dello sviluppo e con una crescente pressione fiscale – sembrano gli unici oppiacei che riescono ormai a placare l’ira del Grande Orso.
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