Facebook Pixel
Milano 18-apr
33.881,5 0,00%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 18-apr
7.877,05 0,00%
Francoforte 18-apr
17.837,4 0,00%

Il paradosso di Moore

Economie deboli, borse forti, spread sui massimi.


Belgio a parte, borse globali e spread italo-spagnoli non possono continuare a salire insieme. Il mondo si è sentito prossimo all’abisso più volte per la Grecia, vissuta come il detonatore di una crisi finanziaria planetaria, mentre ora ha deciso di declassare a fatto locale lo spread di Italia e Spagna, due paesi che, sommati, hanno un Pil 13 volte più grande di quello greco.

Delle due l’una. O le borse si fermano e tornano indietro oppure qualcuno, anche dall’estero, inizia a farsi coraggio e a comprarsi anche Btp e Bonos.

La prima alternativa avrebbe senso se la situazione in Italia e Spagna stesse continuando a deteriorarsi e fosse oggi peggiore rispetto a due settimane fa, quando Eurolandia nel suo complesso veniva percepita come sull’orlo del precipizio. Si dà però il caso che la Spagna abbia concordato un piano di risanamento forte e credibile con Bruxelles e abbia avuto in cambio da Europa e Bce un impegno concreto, anche se ancora da definire in dettagli importanti, per la salvezza delle sue banche. Quanto all’Italia, la spending review e il piano di dismissioni di quote di patrimonio immobiliare pubblico sono stati passi significativi nella direzione giusta. Lo spread, solitamente definito un termometro sensibilissimo e quindi prezioso, non ha registrato questi cambiamenti positivi ed è come se si fosse rotto.
Condividi
"
Altri Top Mind
```