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Quando gli annunci restano tali

L'Eurogruppo trova l'accordo sul piano per salvare le banche spagnole e le borse europee crollano.

L'Eurogruppo trova l'accordo all'unanimità su alcuni particolari del piano per salvare le banche spagnole e le borse europee crollano. Lo spread spagnolo supera i 600 pb, quello italiano arriva a 500 e tutti si disperano. In particolare in Italia, si dice ai massimi livelli, i fondamentali sono a posto ma i mercati non riconoscono gli sforzi fatti. Sono affermazioni risibili perché i veri fondamentali sono quelli dell'economia reale. Non sono i conti pubblici. Sono gli andamenti dei consumi, degli investimenti e del PIL. E questi mostrano andamenti negativi. Paghiamo più tasse e il PIL diminuisce. I tassi di interessi che paghiamo per rifinanziare l'operatore pubblico sono alti ed insostenibili al di sopra del 6% a fronte della crescita negativa e questo pone un serio problema di sostenibilità del debito pubblico. E se non riprendiamo a crescere prima o poi gli investitori ci tolgono la fiducia o chiederanno rendimenti sempre più alti, come gli usurai.

C'è un uso non appropriato del termine "fondamentali" analogamente a quanto avviene con le c.d. riforme strutturali che di strutturale hanno ben poco. Mi riferisco alle tipologie di contratti di lavoro, alle liberalizzazioni non di rado confuse con le privatizzazioni, al Patto di bilancio (fiscali compact) approvato il 19 u.s. che assume di rimediare alla mancanza di politica economica al centro e alle difficoltà di coordinamento di quelle nazionali non sempre coordinabili con una politica monetaria centralizzata.

Ci sarà pure il contagio, ma a nessuno - e specialmente al governo - dovrebbe sfuggire che il sistema Italia è malato di suo. La bassa produttività totale dei fattori c'è da 20 anni. La stagnazione dell'economia (crescita inferiore allo 0,50%) c'è da oltre 10 anni. È infantile cercare capri espiatori esterni: il contagio, il complotto delle società di rating, l'Europa che non decide, gli gnomi di Zurigo, ecc. Fino a prova contraria, secondo il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea lascia la politica economica e finanziaria alla responsabilità dei Paesi membri. E i margini erano ampi prima del Patto di bilancio e restano considerevoli anche dopo.
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