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Gli equivoci sulla funzione di stabilizzazione a livello europeo

Le funzioni del bilancio pubblico? Allocazione, stabilizzazione e redistribuzione.

Secondo la classica suddivisione operata da Musgrave nel 1959, le funzioni del bilancio dell’operatore pubblico sono tre: allocazione, stabilizzazione e redistribuzione. Le funzioni sono nettamente separate solo a fini didattici o di ricerca. In pratica, esse si compenetrano tra di loro e, per esempio, le misure allocative possono avere anche effetti redistributivi.
Nel 1959 siamo in epoca di pieno trionfo del keynesismo e allora i quattro obiettivi della politica economica o del fine tuning venivano sintetizzati anche come quadrato magico: crescita, stabilità dei prezzi, massima occupazione e equilibrio dei conti con l’estero.
In economie con grosso settore pubblico, questo e quello privato interagiscono tra di loro. Le azioni intraprese dal primo hanno effetti sul primo e viceversa. Anche il settore pubblico può svolgere azioni mirate a sostenere la crescita se questa langue o ristagna.
La politica della crescita può essere promossa dall’operatore pubblico attraverso la funzione allocativa oppure all’interno della funzione di stabilizzazione. Ho detto precedentemente che, contrariamente alla specializzazione dei ruoli che dovrebbe esistere tra autorità monetarie e autorità di politica economica e finanziaria, nell’assenza di un ministro dell’economia e delle finanze al livello centrale nell’Unione europea, la BCE non solo svolge male il ruolo che istituzionalmente le compete ma detta anche le politiche economiche che i Paesi membri dell’Unione debbono seguire.
Ricordo ancora una volta che l’originario patto di stabilità e crescita, voluto dalla Germania, è divenuto nel tempo solo patto di stabilità. Non solo si è persa la seconda parte ma peggio ancora si è via via accolta una versione riduttiva della stessa stabilità. Stabilità di che?
Per spiegarmi meglio, devo distinguere nettamente che dentro la funzione di stabilizzazione si possono distinguere almeno tre cose diverse:
  • a) la stabilità dei prezzi;
  • b) la stabilità del sistema creditizio e finanziario;
  • c) la stabilizzazione del ciclo economico per smussare picchi e punti di sella.
Non manca poi chi, in modo del tutto inappropriato, confonde la stabilizzazione con il consolidamento e/o risanamento dei conti pubblici. Sono funzioni che vanno tenute presenti nella loro specificità e che vanno assegnate nel presente assetto istituzionale dell’Unione a diverse autorità.
Non c’è dubbio che la prima sia correttamente assegnata alla banca centrale che è responsabile della politica monetaria e quindi deve avere in mano il controllo dell’emissione e gestione della moneta.
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