Facebook Pixel
Milano 14:14
34.346,99 -0,05%
Nasdaq 23-apr
17.471,47 0,00%
Dow Jones 23-apr
38.503,69 +0,69%
Londra 14:14
8.089,81 +0,56%
Francoforte 14:14
18.180,64 +0,24%

La Madrina

Anche le cicale piangono. Paul Krugman sostiene che nelle richieste che la Germania fa ai paesi mediterranei c’è una componente sadica e che i poveri paesi cicala devono pedalare sempre più in fretta per rimanere fermi. Il caso del Portogallo è esemplare, perché si tratta di un paese che ha fin qui seguito con il massimo impegno le istruzioni ricevute da Bruxelles e Berlino.

Il Portogallo doveva raggiungere il 4.5 per cento di disavanzo in questo 2012. Non ce la farà e si fermerà al 5. Colpa della recessione, più grave del previsto. L’obiettivo del 4.5 verrà dunque spostato all’anno prossimo, ma per raggiungerlo ci saranno altri tagli di spese e un aumento di tasse che il governo stesso ha definito enorme. Il debito pubblico, che doveva fermarsi al 118 per cento, salirà al 124. La disoccupazione passerà dal 15.5 al 16.4.

La cura tedesca ucciderà i paesi mediterranei? La questione è a nostro parere ancora aperta. Il Fondo Monetario, in un importante capitolo appena pubblicato dell’Outlook semestrale, sostiene che i processi di aggiustamento devono avere la saggezza di essere graduali e concentrati più sul lato dei tagli di spesa che su quello dell’aumento delle tasse. Aggiustamenti troppo drastici rischiano di creare circoli viziosi.

I paesi mediterranei hanno probabilmente percorso fin qui i due terzi dell’aggiustamento necessario. Hanno ridotto di molto il disavanzo delle partite correnti (anche se, come in Italia, in modo più ciclico che strutturale) e hanno recuperato una buona metà della competitività perduta negli sciagurati anni Duemila. Come sa chi va in montagna, tuttavia, l’ultimo terzo di una scalata è molto più faticoso del primo o del secondo.

Da questo discende che, in un mondo a crescita bassa, le svalutazioni interne dei mediterranei dovranno essere accompagnate da politiche monetarie estremamente aggressive e da un euro debole.
Condividi
"
Altri Top Mind
```